Coronavirus Covid-19: Pakistan, una settimana di digiuno e preghiera per essere liberati dalla malattia. Parla il vescovo di Lahore

“Avvertiamo l’emergenza del momento presente e, oltre a compiere ogni sforzo umanamente possibile, sentiamo la necessità di rivolgerci a Dio, datore di ogni bene. Chiediamo la guarigione e la liberazione dal coronavirus che ha colpito anche il Pakistan e affligge l’umanità intera”. È quanto dice all’agenzia Fides l’arcivescovo di Lahore, mons. Sebastian Francis Shaw, in Pakistan, raccontando come la comunità dei fedeli pakistani sta rispondendo alla crisi del Covid-19. “I fedeli pakistani sono uniti nella preghiera e da una settimana, instancabilmente, recitano il Rosario nelle chiese e nelle case. Oggi si conclude la speciale settimana di digiuno e preghiera, con un Rosario e una messa, all’aperto, davanti alla Grotta di Lourdes che si trova all’esterno della cattedrale di Lahore”. Tra le preghiere recitate, vi è anche quella della cristiana Asia Bibi, la donna condannata a morte per blasfemia e poi assolta nel 2018: “Signore Gesù, come è difficile pregare bene – recita la preghiera di Asia – quando il male mi travolge e non posso più sopportarlo. Tu che hai conosciuto la sofferenza più profonda, Tu che sei stato lì, oggi sei con me. Tu che l’hai affrontata fino in fondo, aiutami a resistere”. Il Pakistan ha confermato i primi cinque casi di coronavirus, tre dei quali riguardano persone che si erano recate nel vicino Iran, uno dei Paesi più colpiti dall’epidemia.

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