Brasile: nel 2019 un femminicidio ogni sette ore, con un aumento del 7% rispetto all’anno precedente

Nel 2019 in Brasile i femminicidi sono aumentati del 7,3% rispetto al 2018. Lo rivela, alla vigilia dell’8 marzo, un’inchiesta condotta dall’Osservatorio sulla violenza, promosso dal giornale online G1, dal Nucleo di studi sulla violenza dell’Università di San Paolo e dal Forum brasiliano per la sicurezza pubblica. Secondo il rapporto, condotto in base ai dati ufficiali dei 26 Stati e del Distretto federale, i veri e propri femminicidi sono stati 1.314, in media uno ogni sette ore, il numero più alto mai registrato da quando è entrata in vigore la legge che punisce il femminicidio, nel 2015. Gli Stati con il più alto tasso di femminicidi sono Acri e Alagoas, con il 2,5 per 100mila.
Il Brasile occupa il 5° posto nella triste classifica mondiale dei femminicidi, secondo l’alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani, ed è preceduto solo da El Salvador, Colombia, Guatemala e Russia per numero di casi di omicidio di donne. Nella maggior parte dei casi, i femminicidi vedono come vittime donne di colore. Secondo i dati della Mappa della violenza del 2015, il tasso di omicidi delle donne di colore è aumentato del 54% in dieci anni, passando da 1.864 (nel 2003) a 2.875 (2013). Il numero di crimini contro le donne bianche, invece, è diminuito del 10% nello stesso periodo, da 1.747 a 1.576.
Dal 9 marzo 2015 la legislazione prevede sanzioni più gravi per gli omicidi che corrispondono alla definizione di femminicidio.

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