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Turchia: morto per Covid mons. Rubén Tierrablanca, vescovo del dialogo e dell’accoglienza. “Apparteniamo tutti a una casa comune”

E’ morto ieri sera alle 23.42 (ore locali) il vicario apostolico di Istanbul e presidente della Conferenza episcopale turca mons. Rubén Tierrablanca González. Aveva contratto il Covid-19 ed era stato ricoverato agli inizi di dicembre all’ospedale universitario di Koç. Le sue condizioni si erano subito rivelate critiche tanto da essere messo in terapia intensiva e intubato. “Possa il nostro Signore Cristo Gesù accoglierlo in cielo. I cattolici turchi e coloro che hanno avuto la possibilità di lavorare con lui, lo ricordano con gratitudine”, con queste parole la Conferenza episcopale turca ha annunciato ieri sera la notizia della morte del suo presidente. Sempre presente agli incontri organizzati dal Consiglio delle Conferenze episcopali europee (Ccee), mons. Tierrablanca ha sempre dato un contributo all’edificazione di un’Europa aperta al dialogo e attenta alle povertà. Oltre allo spagnolo, parlava molte lingue: italiano, inglese, francese e portoghese, conosceva turco, tedesco, latino, greco ed ebraico.
Nella sua ultima intervista al Sir, alla vigilia dell’incontro sul Mediterraneo a Bari, aveva detto: “il Mediterraneo ha una vocazione all’accoglienza. Per anni i Paesi europei e l’Italia ne hanno dato prova ma ultimamente fanno fatica. Bisogna allora incentivare, sostenere, far crescere questa vocazione”. E facendo riferimento ai migranti in fuga da guerre e povertà, aveva detto: “dobbiamo ripetere, senza stancarci, perché non è mai abbastanza, il nostro no alla costruzione e al traffico delle armi che alimentano i conflitti. La guerra è e sarà sempre una sconfitta per tutti. La guerra non è mai giusta”. Sulle frontiere poi aveva una sua opinione: “le abbiamo costruite noi e spesso non sono state concepite e determinate con giustizia. La visione cristiana del mondo è diversa e parte dal presupposto che tutto il genere umano appartiene ad una casa comune”.
Mons. Rubén Tierrablanca González era nato il 24 agosto 1952 a Cortazar, nel centro del Messico. Aveva frequentato il seminario minore francescano e poi era entrato in noviziato il 22 agosto 1970. Il 2 agosto 1977 aveva emesso la professione solenne e il 29 giugno dell’anno successivo era stato ordinato presbitero. Dal 1978 al 1980 era stato formatore nel locale seminario francescano prestando servizio nella parrocchia di San Francesco ad Acámbaro. Nel 1983 era stato inviato a Roma per studiare per la licenza in Sacra Scrittura al Pontificio Istituto Biblico. Nel 1992 era stato nominato Rettore degli studenti della Pontificia Università Antonianum di Roma e poi Guardiano della Curia generalizia in Roma (1997-2003). Dal 2003 era Guardiano dei Frati minori di Istanbul, della Fraternità internazionale per il dialogo ecumenico e interreligioso in Turchia, e parroco a Santa Maria Draperis in Istanbul. Il 16 aprile 2016 papa Francesco lo aveva nominato vicario apostolico di Istanbul, amministratore apostolico di Costantinopoli dei greci e vescovo titolare di Tubernuca. Aveva ricevuto l’ordinazione episcopale l’11 giugno successivo dal cardinale Leonardo Sandri, prefetto della Congregazione per le Chiese orientali. Dal 2018 era presidente della Conferenza episcopale della Turchia.

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