“Da quasi 2000 anni la Chiesa comunica un evento spartiacque della Storia: la presenza di Gesù Cristo sulla Terra, nelle vicende di Gesù di Nazareth, veramente morto e veramente risorto. Tuttavia, la comunicazione messa in atto dalla Chiesa fin dall’inizio non è semplice trasmissione di informazioni, ma è un invito alla relazione e all’esperienza. Anche lo sport ha il potere di dare spessore umano, immediato, reale a ciò che non può restare un’astrazione”. Lo ha affermato oggi don Giacomo Pavanello, docente all’Istituto superiore di Scienze religiose “Ecclesia Mater” di Roma, intervenendo al convegno “Quale sport per una cultura di speranza?” ospitato presso il nuovo edificio della didattica Cu.Bo – inaugurato a settembre 2023 come incubatore di competenze e innovazione del Campus bio-medico di Roma – in occasione della Settimana “Sport, Arte, Scienza, Cultura”, in corso fino al 17 maggio. “Sono convinto che lo sport – ha aggiunto il sacerdote – possa essere uno dei più alti linguaggi comunicativi che rendono incarnato, storico, concreto e reale ogni valore su cui decidiamo di costruire il nostro mondo relazionale”. Un messaggio forte e ispirante – viene evidenziato in una nota – che ha sottolineato come lo sport, se vissuto nella sua autenticità, possa diventare uno strumento privilegiato di crescita personale e comunitaria.