Parlamento europeo: Osmani (presidente Kosovo), per noi e per l’Ucraina “un’alba nuova è nella pace giusta e nell’appartenenza all’Ue”

Vjosa Osmani con Roberta Metsola (Foto Parlamento Ue)

(Strasburgo) “Il Kosovo oggi è libero, indipendente, un faro della democrazia”, ha affermato la presidente del Kosovo, Vjosa Osmani, rivolgendosi agli eurodeputati. “Onorata di essere la prima presidente della Repubblica indipendente del Kosovo” a parlare davanti al Parlamento europeo, ha ringraziato per “l’immenso e continuo contributo di questa istituzione per la nostra libertà, democrazia e indipendenza”. E ancora: “I valori che rappresenta sono parte fondamentale della nostra storia”. Osmani ha ricordato che “quando il Kosovo ha dichiarato l’indipendenza il 17 febbraio 2008, in assenza di un inno nazionale, l’inno europeo ha echeggiato nelle istituzioni, piazze e strade del mio Paese” ed è stata la nostra dichiarazione al mondo che l’Ue “era la nostra destinazione”. Nel suo lungo discorso, la presidente ha fatto riferimento all’aggressione russa in Ucraina e alla necessità che si faccia “un passo ulteriore per garantire la vittoria e la pace giusta”. Ai serbi che vivono in Kosovo ha rivolto un appello a “utilizzare i diritti loro riconosciuti dalla costituzione del Kosovo. La Repubblica del Kosovo è la vostra casa”. Ha ricordato violenze e soprusi subiti dal suo popolo durante la guerra e i grandi atti di coraggio eroico, segno della vitalità del suo popolo. “Ci sono sfide davanti a noi” per entrare nell’Ue, ma “non cercheremo scorciatoie”, ha concluso Osmani, ricordando che il blu e il giallo sono i colori della bandiera kosovara, come di quella ucraina: per questi due Paesi “un’alba nuova è nella pace giusta e nell’appartenenza all’Ue”.

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