Papa Francesco: udienza, “una persona è libera quanto più è coraggiosa e non si lascia incatenare”, “sempre la lotta dentro la Chiesa”

Foto Calvarese/SIR

“Una persona è libera quanto più è coraggiosa e non si lascia incatenare”. Lo ha detto, a braccio, il Papa, che a proposito dei due santi missionari che San Giovanni Paolo II ha voluto compatroni d’Europa, dedicando loro un’enciclica, ha sintetizzato così la loro missione, nella catechesi per l’udienza generale pronunciata in piazza San Pietro: unità, inculturazione e libertà. “Anzitutto, l’unità”, ha spiegato Francesco: “I greci, il Papa, gli slavi: a quel tempo c’era in Europa una cristianità non divisa, che collaborava per evangelizzare”. Oltre all’inculturazione, il terzo aspetto della predicazione degli apostoli degli slavi è la libertà: “Nella predicazione ci vuole libertà, ma sempre la libertà ha bisogno del coraggio”, ha sottolineato il Papa. “Una persona è libera quanto più è coraggiosa e non si lascia incatenare”, ha proseguito a braccio. Riguardo ai “contrasti” incontrati da Cirillo e Metodio “da parte di alcuni latini, che si vedono sottrarre il monopolio della predicazione tra gli slavi”, Francesco ha commentato a braccio: “La lotta dentro nella Chiesa, sempre così!”.

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