Papa Francesco: al Corpo diplomatico, “ridare dignità all’impresa e al lavoro”, “cambiamenti climatici questione urgente che non può essere elusa”

(Foto Vatican Media/SIR)

“Le crisi succedutesi negli ultimi anni hanno posto in evidenza i limiti di un sistema economico teso più a creare profitto per pochi che opportunità di benessere per molti; un’economia maggiormente tesa al denaro che non alla produzione di beni utili. Ciò ha generato imprese più fragili e mercati del lavoro altamente iniqui”. Nella parte finale del suo discorso al Corpo diplomatico, il Papa ha citato il tema del lavoro. “Occorre ridare dignità all’impresa e al lavoro, combattendo ogni forma di sfruttamento che finisce per trattare i lavoratori alla stregua di una merce, poiché senza lavoro degno e ben remunerato i giovani non diventano veramente adulti, e le diseguaglianze aumentano”, l’appello di Francesco, che ha raccomandato inoltre la cura della casa comune. “Abbiamo costantemente davanti a noi gli effetti dei cambiamenti climatici e le gravi conseguenze che essi hanno sulla vita di intere popolazioni, sia per le devastazioni che talvolta producono, come accaduto in Pakistan nelle aree colpite dalle inondazioni, dove i focolai di malattie trasmesse dall’acqua stagnante continuano ad aumentare”, lo scenario tratteggiato dal Papa: “sia in vaste aree dell’Oceano Pacifico, dove il riscaldamento globale provoca danni innumerevoli alla pesca, fondamento della vita quotidiana di intere popolazioni; sia in Somalia e nell’intero Corno d’Africa, dove la siccità sta causando una grave carestia; sia negli ultimi giorni negli Stati Uniti, dove le improvvise e intense gelate hanno provocato diversi morti”. “Nell’estate passata, la Santa Sede ha deciso di accedere alla Convenzione-Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici, intendendo dare il proprio sostegno morale agli sforzi di tutti gli Stati per cooperare, in conformità con le loro responsabilità e rispettive capacità, a una risposta efficace e adeguata alle sfide poste dal cambiamento climatico”, ha ricordato Francesco: “Si spera che i passi compiuti alla COP27, con l’adozione dello Sharm el-Sheikh Implementation Plan, anche se limitati, possano accrescere la presa di coscienza di tutta l’umanità verso una questione urgente che non può più essere elusa”. “Obiettivi incoraggianti sono stati”, invece, concordati durante la recente Conferenza delle Nazioni Unite sulla Biodiversità (COP15), svoltasi a Montreal il mese scorso.

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