Papa Francesco: Angelus, “le persone non si possono buttare via, rispettiamo e promuoviamo la vita sempre!”

(Foto Vatican Media/SIR)

“Non scartare” significa “non sprecare quello che siamo”, “non sprecare i doni che abbiamo” e “non scartare le persone”. Lo ha spiegato il Papa, durante l’Angelus di ieri, al quale secondo la Gendarmeria vaticana hanno partecipato in piazza San Pietro circa 25mila persone. “Quando una persona si lascia andare e si butta via, spreca sé stessa”, il primo monito di Francesco, che ha esortato a lottare “contro la tentazione di ritenerci inadeguati, sbagliati, e di piangerci addosso”. “Nel mondo ogni anno va sprecato circa un terzo della produzione alimentare totale. E questo mentre tanti muoiono di fame!”, il secondo monito del Papa: “Le risorse del creato non si possono usare così; i beni vanno custoditi e condivisi, in modo che a nessuno manchi il necessario. Non sprechiamo quello che abbiamo, ma diffondiamo un’ecologia della giustizia e della carità, della condivisione!”. Terza sfida, non scartare le persone: “La cultura dello scarto dice: ti uso finché mi servi; quando non mi interessi più o mi sei di ostacolo, ti butto via. E si trattano così specialmente i più fragili: i bambini non ancora nati, gli anziani, i bisognosi e gli svantaggiati. Ma le persone non si possono buttare via, gli svantaggiati non si possono buttare via! Ciascuno è un dono sacro, ciascuno è un dono unico, ad ogni età e in ogni condizione. Rispettiamo e promuoviamo la vita sempre! Non scartiamo la vita!”.

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