Riunione cardinali: Kasper e Schönborn, “nessun conflitto, crisi o polemica”, ma “arricchimento reciproco”

“Nessun conflitto, crisi o polemica, contrariamente a quanto si legge sui giornali, ma arricchimento reciproco”. Così i cardinali Walter Kasper, presidente emerito del Pontificio Consiglio per l’unità dei cristiani, e Christoph Schönborn, arcivescovo di Vienna, descrivono il clima della riunione dei cardinali presieduta dal Papa in Vaticano e giunta al suo secondo e ultimo giorno. Oggi – hanno riferito i porporati, interpellati da alcuni giornalisti a margine dell’incontro – i 197 cardinali si sono riuniti in gruppi linguistici, i cui relatori hanno fatto una sintesi finale davanti al Santo Padre. Questo pomeriggio ci sarà una riunione in plenaria, con alcune informazioni sul Giubileo del 2025. Alle 17.30 Papa Francesco presiederà la Messa nella basilica di San Pietro, a conclusione della “due giorni” di riflessione sulla Praedicate Evangelium. “Mi ha toccato il clima pacifico, la sinodalità, il clima dialogante, la voglia di andare avanti e non indietro, di collaborare insieme nonostante le differenze”, ha riferito Kasper. “Tutti hanno ringraziato il Papa per le sue parole profetiche di ieri, che hanno esortato a iniziare un processo”. “Nessuna polemica o conflitto, anche se naturalmente le situazioni dei vari Paesi sono diverse: ma l’unità non è uniformità”, ha precisato il teologo tedesco. Quanto ai contenuti del breve intervento introduttivo di Francesco all’apertura della prima sessione di ieri mattina, Kasper ha reso noto che Francesco ha fatto cenno al brano degli Atti degli Apostoli in cui si parla dell’elezione dei diaconi: “La Chiesa ha reagito, ed è così che deve fare anche oggi: bisogna reagire, considerare le situazioni alla luce del Vangelo e rispondere alle nuove situazioni”. “Andare avanti”: è l’imperativo che, secondo Schönborn, sintetizza i lavori di questi due giorni. “Il Sinodo è camminare insieme, e questo che abbiamo compiuto è un passo”, ha commentato: “Per quanto mi riguarda, ho insistito sulla riforma economica e finanziaria, in cui si sono fatti grandi passi avanti. È un buon segno”. “Ci si ascolta nella comunione”, il bilancio complessivo: “pur nelle differenze delle situazioni tra i vari Paesi, c’è un arricchimento reciproco”. Tra i porporati presenti, Schönborn ha menzionato Giorgio Marengo, prefetto apostolico di Ulaanbaatar, in Mongolia, il più giovane del Collegio cardinalizio: “È molto piaciuto”, ha riferito il cardinale austriaco ai giornalisti.

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