Ucraina: Moretti (Mean), ieri “a Kiev un’accoglienza bellissima”. Collegamento con 13 piazze in Italia e una a Londra. Oggi la Marcia non violenta

(Foto: Mean)

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“Un’accoglienza bellissima”: così Angelo Moretti, portavoce di Mean (Movimento europeo di azione non violenta), descrive il clima che hanno respirato ieri sera gli attivisti italiani giunti a Kiev, dopo due giorni quasi di viaggio in pullman. “In tutto, tra italiani e ucraini – ha detto al Sir – eravamo un centinaio”. Mentre oggi, alle 11, nella festa di San Benedetto, patrono d’Europa, gli attivisti daranno vita a una Marcia non violenta nella capitale dell’Ucraina, ieri sera, quando sono giunti intorno alle 19.30 a Kiev, si sono collegati alle 13 piazze italiane e una londinese per condividere un lungo abbraccio di pace, grazie all’impegno di tante associazioni e parrocchie sui territori. Il momento ha visto uno scambio festoso di canti, poesie, pezzi teatrali, per far arrivare forte e chiara la solidarietà degli europei non solo attraverso i governi, con le armi o le sanzioni, ma con un vero legame civile ed umano tra popoli, in nome della nonviolenza attiva.

I pullman degli attivisti sono arrivati domenica 10 luglio alla frontiera tra Polonia e Ucraina. Da lì gli attivisti nonviolenti hanno superato a piedi il confine e poi hanno viaggiato alla volta di Kiev.

(Foto: Mean)

Il viaggio dei 60 attivisti nonviolenti del #Mean, tra sorrisi, abbracci e intrecci di vite, era partito all’alba di sabato 9 luglio. Si tratta di giovani e adulti che vengono da ogni parte d’Italia. Tutti però sono convinti che la pace sia possibile.
“Abbiamo scelto di esserci, per non lasciare solo questo popolo o lasciarlo solo alle armi della resistenza. Non risolveremo nulla, ma avremo stretto un’amicizia e dall’amicizia e dalla fiducia reciproca possono nascere dialoghi inaspettati e soluzioni creative. Saremo accanto agli ucraini ed ai dissidenti russi, da oggi in poi, fino a forzare l’aurora e svegliare l’Europa, perché diventi leader dei negoziati, ora. Grideremo perché l’Ue diventi una Samaritana capace di intervenire un’ora prima dell’aggressione , attraverso i Corpi civili di pace”, ha spiegato Moretti sui social. E ancora: “Non possiamo fermare la guerra, ma possiamo far avanzare la pace”.

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