Giappone: mons. Kikuchi (arcivescovo di Tokyo) su morte ex premier Abe, “no ad una società dominata dalla violenza”

“Il motivo di questo atto criminale violento sarà chiarito in futuro, ma vorrei pregare per la realizzazione di una società in cui prevale il cuore della misericordia di Dio, la compassione e il sostegno reciproco, non una società dominata dalla violenza”. È quanto scrive in un comunicato diffuso oggi mons. Isao Kikuchi, arcivescovo di Tokyo. Si apre oggi una settimana importante per il Giappone che darà il suo ultimo saluto all’ex primo ministro Shinzo Abe, assassinato a Nora con colpi di arma da fuoco sparati alle sue spalle da un ex militare, poi arrestato. L’auto con il feretro di Abe è arrivata a Tokyo, nella residenza della famiglia. Oggi si svolgerà la veglia funebre e domani, martedì 12 luglio, sono in programma i funerali a cui parteciperanno soltanto i parenti e i collaboratori più stretti dell’ex premier. “Quando ho appreso la notizia che l’ex primo ministro Shinzo Abe è stato ucciso a colpi di arma da fuoco – scrive l’arcivescovo –, sono rimasto sorpreso e addolorato. Prego per l’eterno riposo dell’ex Primo Ministro Abe. Cercare di realizzare i propri pensieri commettendo violenza contro la vita è un attentato al Dio che ha creato la vita. Per i cristiani, la vita è un dono prezioso di Dio che deve essere preservato dall’inizio alla fine”. L’arcivescovo Kikuchi ricorda quanto l’ex premier Abe si sia adoperato a realizzare la visita di Papa Francesco in Giappone. “È naturale che ci siano differenze nelle posizioni, modi di pensare e modi di vivere. Ma nessuno può sopprimere la differenza con il potere, tanto meno con la violenza. Ancora una volta, prego per l’eterno riposo dell’ex primo ministro Shinzo Abe e prego per il profondo conforto e la pace del Signore su tutta la sua famiglia”.

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