Libano: Ordinariato militare, nella base Unifil incontro interreligioso su Maria, madre di Dio

Libano (foto Omi)

Mercoledì 6 luglio, presso la base “Millevoi” in Shama (Libano), il Comando del Settore Ovest di Unifil si è svolto un incontro interreligioso che ha visto la partecipazione dei rappresentanti le massime autorità religiose regionali, coinvolti in una “tavola rotonda” sul tema di “Maria, ponte tra le diverse fedi”. I lavori, riferisce l’Ordinariato militare per l’Italia, sono stati introdotti dal Nunzio apostolico in Libano, mons. Joseph Spiteri: “Voi caschi blu in missione di pace – peace-keepers ma anche peace-builders – potete insegnarci molto sul ‘camminare insieme’. Qualsiasi vostra missione, da quelle di routine a quelle più impegnative, ha bisogno della partecipazione responsabile di ciascuno. Tutti devono essere d’accordo e agire in sintonia per non rischiare il fallimento della missione. Ogni membro della squadra deve mettere a parte le sue idee per seguire i piani e realizzare l’obiettivo prescelto, concordato insieme. Essere costruttori di pace è un cammino al quale tutti siamo chiamati: in famiglia, negli istituti educativi, nelle nostre comunità d’appartenenza come pure tra le diverse tradizioni religiose qui presenti”. Tra i partecipanti anche mons. Cesar Essayan, vescovo vicario apostolico di Beirut, padre Nikoula Bassil, in rappresentanza dell’arcivescovado greco-ortodosso, padre Marios Khairallah, delegato della Chiesa melchita di Sidone e Tiro, l’Imam Rabih Kobeissy, per il Mufty scita, l’Imam Adnan Al Dawood, per conto del Mufti sunnita di Tiro, e padre Tony Elias, in rappresentanza del vescovado maronita di Tiro. Ciascuno dei relatori ha avuto modo di presentare ad un pubblico selezionato di responsabili militari e civili, nonché ad una rappresentanza di cappellani militari, delle Nazioni operanti sotto le insegne Unifil, l’impegno della sua comunità di appartenenza e la particolare prospettiva con la quale guardare a Maria e ai frutti di quel dialogo grazie al quale i libanesi hanno saputo costruire un unicum nella storia politica del Medio Oriente, da cui trarre ispirazione.

Libano (Foto Omi)

La serata di incontri e confronti era stata preceduta, nel pomeriggio, dalla Benedizione del campanile della chiesa di “Maria Decor Carmeli e San Giovanni XIII”, “un’opera – come ha scritto mons. Santo Marcianò, Ordinario Militare per l’Italia nel suo indirizzo di saluto al Contingente – che segna un completamento, non solo architettonico ma, simbolico; che raggiunge la nostra sensibilità umana e la proietta in una peculiare dimensione spirituale, arrivando al Cielo: vi giunge attraverso Maria, raffigurata nella sua sommità. È a Lei che chiediamo con fiducia il dono della pace. Lo chiediamo con la forza audace che viene da chi, come voi militari, opera instancabilmente perché la pace sia possibile. Che i rintocchi di questo Campanile la annuncino presto, gioiosamente e senza fine!”. “Ogni campanile – si legge sul sito dell’Ordinariato militare per l’Italia – ci ricorda la nostra comunità d’origine, con la sua storia, le sue tradizioni e particolarità: questo campanile ricorderà alle donne e agli uomini della Brigata ‘Pozzuolo del Friuli’ le innumerevoli attività promosse durante la missione ‘Leonte XXXI’ per il bene e nel rispetto della dignità di ogni persona; sarà memoria capace di rinnovare il loro impegno, non solo come caschi blu, ma sempre come servitori e costruttori di pace”. Dal 4 febbraio 2022 le donne e gli uomini della Brigata di cavalleria “Pozzuolo del Friuli” al comando del Gen. B. Massimiliano Stecca sono attestati nel sud del Libano, lungo la cosiddetta blue line, la linea di demarcazione tra Israele e la terra dei cedri, impegnati nel mantenimento della pace sotto l’egida delle Nazioni Unite.

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