Diocesi: Sessa Aurunca, inviati in Nigeria 2 grandi container per rispondere all’appello di suor Benedetta, responsabile del Monastero Mater Ecclesiae di Lagos

(Foto: diocesi di Sessa Aurunca)

“Un ponte per… amare”: questo il titolo dell’iniziativa della raccolta di beni di prima necessità che la diocesi di Sessa Aurunca, tramite la Caritas, i sacerdoti, le confraternite, le associazioni e tantissimi volontari, ha condotto ad inizio 2022 per rispondere ad un appello di aiuto, quello di Suor Benedetta, missionaria contemplativa e responsabile del Monastero Mater Ecclesiae di Lagos. Da lì a poco, si legge in una nota diffusa oggi dalla diocesi, “tantissime le espressioni di solidarietà verso la Missione in Nigeria che la madre badessa, di origine sessana, conduce a sostegno di bambini, giovani donne, famiglie in uno dei Paesi dove le cose che nel quotidiano possono essere superflue diventano indispensabili per la sopravvivenza”.
La nota prosegue: “Due grandi container, carichi di doni e di speranza, sono stati inviati dalla diocesi affinché quelle piccole donazioni potessero trasformarsi in sorrisi, in gioia, in opportunità di lavoro. Non vi erano solo pasta, farina, latte, prodotti per l’igiene personale, dispositivi per disabili, ma anche macchine per cucire e tanto altro che potesse rappresentare le basi per la costruzione di un impiego per giovani donne in un progetto di futuro, finalizzato a sottrarle dalla disumana tratta delle donne, ancora oggi una bruttissima piaga troppo presente”.

Il 16 giugno “i frutti della grande raccolta sono giunti a Lagos, presso il Monastero Mater Ecclesiae. Grazie all’impegno di volontari, di sorelle, Suor Benedetta ha avviato la distribuzione. I primissimi a ricevere i doni italiani sono stati i bambini dell’orfanotrofio ‘Amici di Gesù’”.
Nella solennità del Corpus Domini, invece, i beni sono stati consegnati ai Missionari della Carità di Santa Teresa di Calcutta. “È stata un’esperienza di fede pura – ha commentato Suor Benedetta –. La Nigeria vive un terribile momento di corruzione, di insicurezza, di miseria. Siamo riusciti ad ottenere dal Ministero delle Finanze l’esenzione di un anno per il Monastero sui dazi per l’importazione, sulle tasse portuali e sull’Iva relativa alle donazioni internazionali. Alla dogana avremmo dovuto pagare 17 milioni di Naira (circa 15mila euro) per lo sdoganamento. Abbiamo pregato tantissimo, alla vigilia di Pentecoste è arrivata l’autorizzazione da parte del Ministero: un vero miracolo. Abbiamo chiesto uno e Dio ha dato il centuplo”.
La raccolta sta proseguendo quasi ogni giorno. Le sedie a rotelle sono state consegnate alle vittime sopravvissute alla strage di Pentecoste, a seguire le consegne sono avvenute presso gli orfanotrofi: San Pio da Pietrelcina delle Francescane dell’Immacolata, St. Monica delle Suore Eucharist Heart of Jesus, all’Istituto delle Missionarie della Carità di Santa Teresa di Calcutta, Casa Famiglia Farani delle Suore passioniste, all’Istituto per bambini ciechi “Pacelli” per le opere caritative dei Frati francescani dell’Immacolata, a Bakhita alle donne sopravvissute alla tratta, ai disabili della congregazione dei Missionari della Carità di Santa Teresa di Calcutta, al Centro Loving Gaze che assiste i bambini denutriti.

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