Unione europea: “Comitato per una Civiltà dell’Amore”, “Ue promuova ad Assisi una Conferenza di pace sul disarmo nucleare”

L’Unione europea si faccia promotrice di una Conferenza di pace volta a istituire un Tavolo di lavoro permanente sul disarmo nucleare, innanzitutto atomico, con la partecipazione piena dei Paesi in via di sviluppo, per “prevenire l’escalation nucleare e indurre tutte le Nazioni al disarmo e alla conversione delle armi nucleari in progetti di pace”. È quanto chiede il “Comitato per una Civiltà dell’Amore”, associazione di volontariato che dal 1999 promuove “la pace sulla Terra e lo sviluppo nei Paesi poveri in particolare con la conversione delle armi nucleari in progetti nel Sud del mondo”. Per lanciare l’iniziativa, il Comitato ha organizzato oggi pomeriggio a Bruxelles una conferenza internazionale dal titolo “Il disarmo nucleare: opportunità di pace e lavoro per l’Europa e per il mondo”. “Poiché la nostra Europa – aggiungono i promotori – ha un’anima cristiana di libertà, di uguaglianza e di fraternità, vissuta in spirito interreligioso nel nostro mondo ormai globale, proponiamo che sia Assisi, città di pace e del patrono dell’ecologia integrale, la sede propizia che potrebbe ospitare e sostenere la Conferenza di pace”. In un comunicato diffuso oggi, il Comitato esprime una preoccupazione: “L’Europa sta avviandosi verso un bivio decisivo per il suo futuro e per quello di tutta l’umanità: un’insicurezza crescente fino all’apocalisse nucleare oppure un futuro di pace e di lavoro per tutti, possibilmente anche migliore di come abbiamo vissuto per oltre 70 anni. Noi cristiani con tutta la società civile dobbiamo impegnarci perché si imbocchi decisamente questa seconda strada, per evitare che la pace si basi sulla minaccia delle armi nucleari e di ritrovarci nuovamente davanti a questo bivio nel prossimo futuro”. Il Comitato propone di riprendere il successo del Piano Usa-Russia “Megatons to Megawatts” che ha convertito 20.000 atomiche in energia di pace. La Conferenza di oggi può essere seguita (a partire dalle 14.30) in diretta streaming sul sito di Avvenire.it.

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