Stop bimbi-mamme detenute in carcere: “Bambinisenzasbarre”, “casa famiglia permette crescita armoniosa per piccoli e reinserimento più efficace per le madri”

“Accogliamo con grande favore il sì della Camera dei deputati alla proposta di legge Siani, che preclude la permanenza in carcere di bambini al di sotto dei sette anni al seguito delle madri detenute, per favorire, invece, la permanenza della diade in casa famiglia protetta”. Lo sostiene l’associazione “Bambinisenzasbarre” onlus.
“Con forza abbiamo sostenuto questa proposta che vuole superare la legge attuale e che finalmente ribadisce la centralità dell’interesse del minorenne come prioritario rispetto a qualsiasi altra ragione. Questa è l’ottica indicata dalle convenzioni internazionali, da diverse sentenze della Corte Costituzionale e dalla Carta dei diritti dei figli di genitori detenuti, rinnovata il 16 dicembre 2021 dalla ministra della Giustizia, Marta Cartabia, dalla garante per l’infanzia e l’adolescenza, Carla Garlatti e dalla presidente di Bambinisenzasbarre, Lia Sacerdote”, ricorda la onlus, evidenziando che “la casa famiglia permette una crescita armoniosa per i bambini e un percorso di reinserimento più efficace per le madri”.
“Dopo 20 anni dalla legge Finocchiaro e 10 dalla legge 62, adesso auspichiamo che l’iter si completi in Senato per la legge Siani, in modo che non esistano più casi di bambini che vivono in carcere con la madre e che questi anni di impegno sul tema, anche insieme ad altre associazioni, portino finalmente i frutti sperati”, afferma la presidente di “Bambinisenzasbarre”, Lia Sacerdote.

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