Ucraina: Garlatti (Agia), “non adozioni, ma accoglienza adeguata”

“Non siamo di fronte a un fenomeno migratorio come quelli a cui siamo abituati, fatto prevalentemente da adolescenti che cercano in Italia un futuro e una stabilità. Quella a cui stiamo assistendo è invece una sorta di evacuazione dall’Ucraina di bambini, anche molto piccoli, nella maggioranza dei casi accompagnati dalle madri e da altri familiari o adulti a cui sono stati affidati. Cercano spesso una sistemazione transitoria, perché il desiderio prevalente è quello di tornare a casa. I minori stranieri non accompagnati sono pochi: 1099, equamente ripartiti tra maschi e femmine. Lo stesso sistema di accoglienza, inoltre, si trova di fronte a una novità: oltre a genitori con figli e ai minorenni soli, ci sono interi bus di bambini provenienti da orfanatrofi accompagnati dai tutori che chiedono un riparo provvisorio”. A parlare è Carla Garlatti, Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza, dopo l’audizione di ieri sera in Commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza, presieduta da Licia Ronzulli, sulle iniziative per i profughi di minore età provenienti dalle zone di guerra. Si tratta di circa 32mila minorenni, secondo dati del Viminale del 5 aprile scorso. Garlatti ribadisce che la generosità e l’offerta di ospitalità da parte di tanti sono encomiabili. “Sin da subito mi sono premurata di avvertire però – precisa – che occorre seguire sempre le vie istituzionali, perché dietro al ‘fai da te’ possono nascondersi insidie in grado di mettere a rischio i minorenni, soprattutto per tratta e sfruttamento, lavorativo e sessuale. Inoltre, seguire le vie istituzionali assicura che i bambini trovino ospitalità in famiglie adeguatamente formate e, allo stesso tempo, permette loro di andare a scuola, di avere supporto dai servizi sociali e di ricevere assistenza sanitaria. Va detto, inoltre, che siamo di fronte a bambini per i quali non si deve pensare all’adozione, né a semplificare le procedure per accedervi: si tratta solo di dare un’adeguata, ma temporanea, accoglienza”.

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