“Il nostro pianeta, la nostra salute”. Questo il tema della Giornata mondiale della salute 2022 che, istituita dall’Onu il 7 aprile 1948, si celebra oggi. Un tema “globale, che vuole significare l’interrelazione che intercorre tra diversi elementi e soggetti: la cura della salute – come in Italia è stato sottolineato anche lo scorso anno dal lavoro su ‘Custodire le nostre terre: Salute, ambiente e territorio’ – passa sia da atteggiamenti di cura e terapia diretti, sia dalla prevenzione, sia dall’attenzione all’ambiente in cui viviamo e che ha necessità di essere custodito per evitare effetti a catena”. È quanto si legge in una nota dell’Ufficio nazionale per la pastorale della salute della Cei guidato da don Massimo Angelelli. Un “forte richiamo alla prevenzione e all’attenzione all’ambiente”, come Papa Francesco sottolinea nell’esortazione apostolica “Querida Amazonia” del 2020: “La cura delle persone e la cura degli ecosistemi sono inseparabili”.
La pandemia, prosegue la nota, “è un punto di non ritorno nel pensarsi umanità, perché l’intera popolazione mondiale oggi vede la propria salute minacciata; il richiamo del tema della Giornata mondiale di quest’anno ricorda e sottolinea la responsabilità personale, familiare e sociale nei confronti delle cause esterne che possono toccare la salute umana”.
La Giornata si presta poi ad una seconda considerazione di carattere pastorale: “Vivere in Italia comporta essere inseriti in un sistema sanitario – il nostro Servizio sanitario nazionale – universalistico, ugualitario ed equo; nel nostro Paese la tutela della salute e l’accesso alle cure sono diritti assicurati a tutti. Promuovere e conservare questo sistema – il monito dell’Ufficio Cei – appartiene a ciascuno; utilizzarlo correttamente è un dovere sociale ed etico; promuoverlo in altri Paesi è giustizia; aiutare chi non ha accesso alle cure è un dovere fondamentale che nasce dall’annuncio del Vangelo che si traduce in reale fraternità”.