Francia: lotta agli abusi. Dal 17 gennaio al 5 aprile, 526 vittime di violenze sessuali si sono presentate all’Istituto per il riconoscimento e la riparazione

(Foto Sir)

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Dal 17 gennaio al 5 aprile, 526 persone, vittime di violenze sessuali all’interno della Chiesa di Francia, si sono presentate all’Inirr, l’Istituto nazionale indipendente per il riconoscimento e la riparazione, entrato in funzione ad inizio anno. I dati sono stati forniti ieri sera da Marie Derain de Vaucresson, presidente dell’Istituto, durante una a conferenza stampa che si è tenuta nell’ambito dell’assemblea plenaria della Conferenza episcopale di Francia, in corso a Lourdes. La presidente ha spiegato ai giornalisti quale percorso viene seguito per il riconoscimento e la riparazione: la vittima prende contatto con l’Istituto e viene presa in carico da un collegio di esperti (psicologi, giuristi e mediatori), i quali, dopo aver raccolto tutte le informazioni del caso, formalizzano insieme alla vittima la loro ipotesi di riconoscimento e/o riparazione. Dai dati presentati ieri da Marie Derain de Vaucresson, il 68% delle richieste riguarda uomini, con una maggioranza di persone tra i 56 e i 70 anni. Nelle ultime settimane si sono presentate anche persone sotto i 30 anni, il più delle volte vittime di aggressori laici nel caso dei movimenti giovanili. Nel 70% dei casi la violenza sessuale è stata vissuta tra gli 11 e i 15 anni. E per quasi un quarto delle vittime, tra i 6 e i 10 anni. Nel 15% delle situazioni, la violenza è stata vissuta per periodi estremamente lunghi, dai 3 ai 20 anni. Le richieste rivolte alla Chiesa vanno dal semplice riconoscimento alla riparazione finanziaria, compreso l’incontro con un vescovo o un altro attore della Chiesa. Le aspettative delle persone appaiono quindi molto diverse: il 23% ha dato la propria testimonianza al solo scopo di dare la propria testimonianza come vittima, il 46% vuole un chiaro riconoscimento da parte della Chiesa per l’abuso  subito; il 57% desidera una riparazione ma solo la metà la chiede in forma finanziaria. Ma i dati riguardano ancora solo l’inizio dei processi e possono quindi evolvere in una direzione o nell’altra.

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Alla conferenza stampa di ieri è intervenuto anche Gilles Vermot-Desroches, presidente del Fondo Selam, “per la solidarietà e la lotta alle violenze sessuali sui minori”. Fondo che tra “doni e promesse” può contare di una dotazione di 20 milioni di euro. Il presidente ha annunciato di aver dato una prima distribuzione dei fondi: 5 milioni di euro per la riparazione e un milione di euro destinato alla prevenzione.

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