Perù: Lima, il Municipio fa demolire in piena notte muro di recinzione mentre i francescani dormivano

(Foto_ Comunità francescana di Lima)

Forte e singolare controversia tra il Municipio della capitale e i frati francescani, in merito all’avvio dei lavori di pedonalizzazione nel centro storico della capitale, a carico del Comune di Lima, iniziati nelle prime ore di sabato con la distruzione della recinzione di 145 metri che unisce la chiesa di San Francisco e il santuario di Nostra Signora della Soledad. Un provvedimento esercitato in piena notte, da duecento persone inviate dal Comune, senza aver avvisato i padri francescani, che stavano dormendo e che non avevano approvato l’intervento.
Padre Cayetano Villavicencio Wenner, in una video dichiarazione ha parlato di “atto vandalico” commesso da “Pro Lima”, il “braccio” del Comune per quanto riguarda la cultura, e ha spiegato che la recinzione era stata costruita, a fine anni Ottanta del secolo scorso, per proteggere il complesso barocco, proclamato dall’Unesco patrimonio dell’umanità. La comunità francescana ha spiegato che il progetto del Municipio non dispone di uno Studio di impatto patrimoniale (Eip) approvato dall’Unesco.
L’arcivescovo di Lima, mons. Carlos Castillo, intervistato da Rpp Radio, ha definito “violento” l’intervento effettuato dalle autorità comunali durante la notte di sabato, specificando che il provvedimento interrompe il dialogo che la congregazione francescana stava portando avanti con il Comune della capitale. L’arcivescovo ha invitato ieri la comunità francescana a essere presente alla messa domenicale in cattedrale, in segno di vicinanza.
Ha specificato mons. Castillo: “Mi sento un po’ triste per una violenta incursione, che ha invaso il perimetro e distrutto il muro di cinta del convento di San Francisco. Duecento persone rispetto a dieci frati francescani che dormivano e tutto questo mentre era in corso un processo di dialogo, a partire da una risoluzione dell’Unesco che dà a favore della Congregazione”.
“Questa incursione interrompe questo dialogo e la Chiesa vuole sempre che le cose si risolvano non violentemente ma attraverso il dialogo”, ha concluso mons. Castillo. Da parte sua, il municipio di Lima ha affermato che l’intervento era stato notificato.

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