Safer Internet Day: Pace (Unicef Italia), “i minorenni, sempre più connessi, hanno bisogno di forme diverse di supporto, consapevolezza e libertà”

“Ogni giorno nel mondo 175mila bambini e ragazzi si connettono per la prima volta nella loro vita a Internet: in media, uno ogni mezzo secondo. I minorenni oggi vivono sempre più connessi e in un mondo sempre più digitalizzato. A seconda delle loro età hanno bisogno di forme diverse di supporto, consapevolezza e libertà. Per questo in occasione del Safer Internet Day oggi abbiamo lanciato la versione italiana del Commento n. 25 con l’obiettivo di fornire uno strumento utile alla protezione dei minorenni in rete, affinché vengano rispettati i loro diritti – come ricevere informazioni corrette sui rischi e i pericoli online – e per facilitare un adeguamento delle politiche e delle normative che li vedono protagonisti in relazione all’ambiente digitale”: lo dichiara Carmela Pace, presidente dell’Unicef Italia. Infatti, l’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza (Agia), il Comitato interministeriale per i diritti umani (Cidu) e l’Unicef Italia hanno tradotto e pubblicato il Commento generale n. 25 “Sui diritti dei minorenni in relazione all’ambiente digitale” del Comitato Onu sui diritti dell’infanzia.
“Con questo ulteriore contributo rafforziamo gli strumenti a disposizione delle istituzioni, delle associazioni, degli operatori tutti a favore della tutela dei diritti dei bambini e degli adolescenti. Il Comitato Onu sui diritti dell’infanzia con i Commenti generali fornisce delle indicazioni per il rispetto dello spirito e della lettera della Convenzione Onu anche su nuove tematiche, come quella dell’ambiente digitale, ambiti non esistenti all’epoca della sua stesura, più di trenta anni fa. È per questo che, grazie alla permanente collaborazione con l’Agia e il Comitato italiano per l’Unicef, permettiamo alla Convenzione di essere sempre attuale anche in Italia, traducendo e diffondendo i contributi del Comitato Onu ma anche elaborando delle versioni child friendly che intendono contribuire a rendere i bambini e gli adolescenti soggetti protagonisti nell’attuazione dei loro diritti”, afferma il ministro plenipotenziario Fabrizio Petri, presidente del Comitato interministeriale per i diritti umani (Cidu) e inviato speciale per i diritti umani delle persone Lgbtiq+.

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