Papa Francesco: “siamo attaccati alle guerre, e questo è una vergogna per tutti”. “Venti minacciosi soffiano in Europa”

Benedetto XV “denunciò l’inciviltà della guerra quale inutile strage”, ma “il suo monito rimase inascoltato dai capi delle nazioni impegnate nel primo conflitto mondiale. Come inascoltato è stato l’appello di San Giovanni Paolo II per scongiurare il conflitto in Iraq”. Lo ha ricordato il Papa, ricevendo in udienza i partecipanti alla plenaria della Congregazione per le Chiese Orientali e ricordando, a cento anni dalla sua morte, la figura del pontefice che è stato il fondatore della citata Congregazione. “Come in questo momento, che ci sono tante guerre dappertutto, questo appello è inascoltato”, ha proseguito a braccio: “sembra che il premio più grande per la pace dovrebbero darlo alle guerre. È una contraddizione. Siamo attaccati alle guerre. L’umanità va avanti nelle scienze, in tante cose belle, ma va indietro nel fare la pace: è campione nel fare la guerra, e questo è una vergogna per tutti, dobbiamo pregare per questo”. “Abbiamo sperato che non ci sarebbe stato bisogno di ripetere parole simili nel terzo millennio”, ha affermato Francesco a proposito delle parole di Benedetto XV: “eppure l’umanità sembra ancora brancolare nelle tenebre”. “Abbiamo assistito alle stragi dei conflitti in Medio Oriente, in Siria e Iraq, a quelle nella regione etiopica del Tigrai”, l’elenco stilato dal Papa: “e venti minacciosi soffiano ancora nelle steppe dell’Europa Orientale, accendendo le micce e i fuochi delle armi e lasciando gelidi i cuori dei poveri e degli innocenti. Questi non contano. E intanto continua il dramma del Libano, che ormai lascia tante persone senza pane; giovani e adulti hanno perso la speranza e lasciano quelle terre. Eppure esse sono la madre-patria delle Chiese Cattoliche Orientali: là si sono sviluppate custodendo tradizioni millenarie, e molti di voi, Membri del Dicastero, ne siete i figli e gli eredi”. “Riflettete sulla vostra gravissima responsabilità davanti a Dio e davanti agli uomini”, l’appello del card. Leonardo Sandri, prefetto della Congregazione per le Chiese orientali, per scongiurare i venti di guerra: “Il Signore possa ispirarvi decisioni sagge per l’umanità. Nulla è perduto con la pace, tutto è perduto con la guerra”. “Mi scuso di parlarvi seduto ma il ginocchio non è ancora guarito del tutto”, le parole pronunciate da Francesco prima del suo discorso.

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