Diocesi: Rieti, la premiazione dei concorsi della V edizione de “La Valle del primo presepe”

Domenica 13 febbraio si è tenuta la premiazione online dei concorsi della quinta edizione de “La Valle del primo presepe”, progetto promosso dalla Chiesa di Rieti e dalla Provincia di San Bonaventura dei Frati minori con i Comuni di Greccio e Rieti, il sostegno della Regione Lazio e della Fondazione Varrone e la collaborazione dell’Associazione italiana Amici del presepio. Presentando i risultati dell’iniziativa, mons. Domenico Pompili, vescovo di Rieti, ha sottolineato l’importante presenza di visitatori alle esposizioni nonostante le restrizioni dovute alla pandemia. Sono state infatti più di 50.000 le persone che si sono soffermate ad ammirare le opere monumentali allestite sotto gli archi del Palazzo Papale, più di 10.000 all’esposizione dei presepi da tutto il mondo realizzata all’interno del Salone soprastante e 3.000 nel Giardino Medievale della Città di Rieti. A premiare i vincitori sono stati l’assessore alla Cultura del Comune di Rieti, Gianfranco Formichetti, il presidente dell’Associazione italiana Amici del presepio, Alberto Finizio, il maestro Francesco Artese e padre Francesco Rossi. “Attraverso la Valle del primo presepe sono sorte collaborazioni importanti che si sono consolidate nel tempo e che trovano proprio nel presepe generazione e compimento”, ha sottolineato mons. Pompili annunciando una collaborazione con l’Apt Basilicata nata a partire dalla conoscenza con il maestro Francesco Artese. Il protocollo d’intesa prevede azioni comuni fino al 2023 e oltre. Già da tempo è invece partner della Valle del primo presepe Wikimedia, la realtà che dà vita, tra le altre cose, a Wikipedia, l’enciclopedia online libera e collaborativa. Insieme alla Segreteria Organizzativa della Valle, l’associazione per la diffusione della conoscenza libera ha patrocinato il concorso fotografico Wiki Loves Valle del primo presepe, parte del concorso internazionale Wiki Loves Monuments, entrato nel Guinnes dei Primati come il più grande esistente al mondo. “La Valle del primo presepe ha il merito di aver acceso l’attenzione mediatica nazionale su Greccio e su Rieti come terra cara a Francesco e culla del presepe”, ha aggiunto Antonio D’Onofrio, presidente della Fondazione Varrone, sottolineando che l’ente ha sostenuto la manifestazione fin dall’inizio. “Ora possiamo dire che è stato un buon investimento perché ci ha consentito di catalizzare grandi attenzioni e grandi risorse e di arrivare al centenario del 2023 assai più attrezzati. Penso al Comitato voluto dal Ministero della Cultura e alla sua rilevante dote finanziaria che dovremo saper investire con lungimiranza. E penso all’accordo di Greccio tra le diocesi e le famiglie francescane di Lazio, Umbria e Toscana, che ci consentirà di agire in sintonia e di mettere in rete i diversi centenari che ci aspettano da qui al 2026. Dobbiamo andare avanti su questa strada, senza perdere tempo e senza perderci in dispute e distinguo. Mai come adesso la meta, che è quella di lanciare la valle reatina come valle francescana a livello nazionale e internazionale, è alla nostra portata. Se la manchiamo la colpa sarà solo nostra”.

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