Economia e consumi: Università Cattolica, quasi la metà degli italiani sta peggio che nel 2021 e guarda con pessimismo al futuro

Quasi un italiano su due (46%) dichiara di stare finanziariamente peggio rispetto a un anno fa, e il 42% prevede un ulteriore aggravamento della situazione familiare nel corso del 2023. Non va meglio se si allarga lo sguardo al contesto nazionale, dove addirittura tre persone su quattro percepiscono un deterioramento negli ultimi mesi della condizione economica generale e il 47% dei cittadini è decisamente pessimista sul futuro dell’economia italiana.
Sono questi i principali dati dell’ultima rilevazione del Monitor continuativo elaborato dall’EngageMinds Hub, il Centro di ricerca in Psicologia dei consumi e della salute dell’Università Cattolica, campus di Cremona, diretto da Guendalina Graffigna, e che da quasi tre anni osserva e analizza gli atteggiamenti e i comportamenti di salute e di consumo degli italiani, offrendone una chiave di lettura psicologica.
“Sono le elaborazioni in trend che rivelano una fotografia particolarmente preoccupante, sottolinea Graffigna -. A settembre dello scorso anno a sentirsi in una condizione peggiore rispetto al passato era il 26%, e solo il 20% vedeva con preoccupazione il futuro. Non solo – prosegue Graffigna – nello stesso periodo il 16% degli italiani prevedeva un miglioramento delle proprie condizioni; oggi quelle persone sono solo il 7% del campione da noi analizzato”.
Contro una media del campione pari al 75%, a “vedere nero” per l’economia italiana dei prossimi dodici mesi sono soprattutto le donne, circa 8 su dieci, (79%) e gli over 60, (81%). D’altro canto, tra i senior, complice probabilmente una situazione reddituale più consolidata, è il 54%, rispetto a un 46% di media, a ritenersi oggi in una situazione migliore rispetto a un anno fa. Importante l’aspetto psicologico: chi mostra un atteggiamento spiccatamente “cospirazionista” risulta “nettamente più pessimista della media nazionale in tutti i parametri considerati”.
E così, sempre tra le donne è particolarmente elevata la percentuale di chi vede nel prossimo futuro aumentare crisi economica e disoccupazione (72% vs 65% della media) e di chi si dichiara sfavorevole ad acquisti di beni durevoli e costosi (49% vs 44%).
La ricerca è stata condotta su un campione di oltre 9mila italiani, rappresentativo della popolazione per sesso, età, appartenenza geografica e occupazione.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Italia