Diocesi: Termoli, arriva nella chiesa di San Timoteo la reliquia di sant’Agostina Pietrantoni, patrona degli infermieri d’Italia

Dal 4 al 6 novembre la reliquia di sant’Agostina Pietrantoni, patrona degli infermieri d’Italia, sarà accolta a Termoli, nella parrocchia di San Timoteo. Lo annunciano le Suore della Carità di Santa Giovanna Antida Thouret.
L’evento straordinario avviene in occasione dei cinquant’anni dalla sua beatificazione (12 novembre 1972 per opera di Paolo VI, poi canonizzata nel 1999 da San Giovanni Paolo II) e come testimonianza della presenza, fin dal 1880, delle suore di Santa Giovanna Antida a Termoli al servizio amorevole dei poveri, dei giovani, della comunità e del territorio.
L’iniziativa, condivisa dal vescovo di Termoli-Larino, mons. Gianfranco De Luca, che celebrerà la messa conclusiva il 6 novembre alle 16, è stata organizzata dalle religiose e dai devoti insieme alla Consulta diocesana per la Pastorale della salute, alla parrocchia di San Timoteo e con il patrocinio del Comune di Termoli. È stato così creato un Comitato che ha predisposto con impegno e sensibilità al tema un programma speciale per accogliere i pellegrini che arriveranno in città per rendere il proprio omaggio alla reliquia di suor Agostina, morta non ancora 30enne pugnalata da un suo assistito all’ospedale Santo Spirito di Roma dopo che lei aveva continuato ad aiutare sia lui sia la mamma cieca.
Una vita dedicata agli altri: “Non martire col sangue, ma testimone di amore e di servizio”, diceva la religiosa. Suor Agostina era nata a Pozzaglia Sabina nel 1864. A 22 anni entrò tra le Suore della carità di santa Giovanna Antida Thouret e fu mandata nel celebre ospedale, detto il “ginnasio della carità cristiana” dove si spese con abnegazione e gratuità fino all’ultimo respiro. Come ogni anno, una delegazione della diocesi di Termoli-Larino ha rinnovato, lo scorso settembre, il pellegrinaggio nel luogo di nascita della Santa ed è così partita l’idea di accogliere la reliquia. “Un segno di gratitudine, accompagnamento alla fede e guida in questo tempo di fatica dentro e dopo la pandemia in un contesto di emergenza in cui è proprio l’ascolto e l’aiuto dell’altro, compiuto con uno spirito di gratuità e amore, a donare un motivo di speranza e di fiducia verso il futuro”, spiega una nota.

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