Papa Francesco: no a “infodemia” e “disinformazione che circola sul web”. “Essere correttamente informati è un diritto umano”

“In un tempo ferito dalla pandemia e da tante divisioni, il fatto di stare in rete come comunicatori cristiani è già un messaggio”. Lo ha detto il Papa, ricevendo in udienza i partecipanti all’Incontro promosso dal Consorzio Internazionale di Media Cattolici “Catholic fact-checking”. “Non possiamo nasconderci che in questo tempo, oltre alla pandemia, si diffonde l’infodemia, cioè la deformazione della realtà basata sulla paura, che nella società globale fa rimbombare echi e commenti su notizie falsificate se non inventate”, ha ribadito il Papa a proposito delle fake news e della “disinformazione che circola sul web ai giorni nostri” . “A questo clima può contribuire, spesso inconsapevolmente, anche il moltiplicarsi e l’accavallarsi di informazioni, commenti e pareri cosiddetti scientifici, che finiscono per ingenerare confusione nel lettore o nell’ascoltatore”, l’analisi di Francesco. Di qui l’importanza di “stare in rete e fare alleanza con la ricerca scientifica sulle malattie, che progredisce e ci permette di combatterle meglio”. “Essere correttamente informati, essere aiutati a capire sulla base dei dati scientifici e non delle fake news, è un diritto umano”, la tesi del Papa, secondo il quale “la corretta informazione va garantita soprattutto a coloro che sono meno provvisti di mezzi, ai più deboli, a coloro che sono più vulnerabili”.

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