Cammini francescani: mons. Paolucci Bedini (Gubbio), un “tesoro prezioso che siamo chiamati a custodire e conservare”

La presentazione dei dati sui Cammini francescani, avvenuta oggi in streaming sul sito www.sanfrancesco.org, ha permesso a fra Jorge Fernandez, delegato della Statio Peregrinorum, ufficio della basilica di San Francesco che raccoglie e divulga i dati di affluenza relativi a chi raggiunge Assisi a piedi, in bicicletta, a cavallo o con handbike, di “fare un augurio di benedizione a chi ha reso possibile la vita dei Cammini Francescani nonostante la pandemia”. In primo luogo “a chi si è messo in viaggio in questo periodo così difficile. Il cammino è di per sé una sfida spirituale, mentale e fisica, ma oggi, vista la circostanza storica, è diventata una sfida nella sfida”. Auguri anche “a chi ha accolto i pellegrini lungo il percorso: ha aperto la porta, ha offerto un sorriso, un letto, un pasto caldo. Auguri a queste persone che sfidando le circostanze sanitarie hanno deciso di accogliere con tutte le precauzioni, le attenzioni e le preoccupazioni”. Auguri “ai testimoni dei cammini: gli abitanti dei paesi che vedono arrivare i pellegrini e magari offrono loro un saluto, un’informazione”. Grazie “alla nostra comunità del Sacro Convento di Assisi e alle tante comunità religiose che hanno accolto con una benedizione, una preghiera, una messa i camminatori”. Un grazie “agli organizzatori dei Cammini che hanno disegnato e curato un percorso per permettere ai pellegrini di immergersi non solo nella natura e nella bellezza dell’Umbria, ma anche nella spiritualità francescana che speriamo di poter rivivere nuovamente quest’anno”.
Il vescovo di Gubbio, mons. Luciano Paolucci Bedini, ha sottolineato: “I dati dei cammini ci dicono che nonostante l’emergenza pandemica le persone hanno camminato non solo interiormente ma anche fisicamente. Si cerca un percorso, una direzione, un incontro con la persona di Francesco e con il Creato. Spero che la ripartenza da questa situazione difficile aiuti tutti a sentirsi responsabili e protagonisti di questo tesoro prezioso che siamo chiamati a custodire e conservare. Il mio saluto e il mio incoraggiamento è anche a nome di tutta la Ceu”. “Vanno create le condizioni affinché chi decide di attraversare i cammini trovi ciò di cui ha bisogno”, ha concluso il presule.

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