Antisemitismo: card. Bassetti, “tenere viva la memoria per aiutare i giovani” ed evitare che “siano commessi più orrori”

“Oggi ci sono spinte negative che vorrebbero distorcere quelle che sono state le tristi vicende della storia. Qualcuno vorrebbe negare l’Olocausto. Qualcuno vorrebbe delegittimare addirittura l’esistenza di Israele. Contro questi atteggiamenti che vanno contro la Nazione e l’intera umanità, il messaggio della Chiesa è estremamente chiaro”. Lo afferma il card. Gualtiero Bassetti, presidente della Conferenza episcopale italiana, nel messaggio diffuso per la campagna mediatica #StopAntiSemitism promossa nell’ambito del 55° anniversario della Dichiarazione Nostra Aetate. La raccolta di messaggi e video messaggi ha preso il via la scorsa Giornata della memoria e proseguirà fino all’8 aprile, in cui si commemora la Giornata dell’Olocausto.
“Noi – continua il card. Bassetti – sappiamo che l’antisemitismo e le leggi razziste che sorsero prima della seconda guerra sono state una delle realtà più aberranti che possiamo considerare: decidere che un popolo non doveva esistere, decidere che la vita di un ebreo non esisteva, che fosse solo un numero, decidere che tutto un popolo andasse abolito. Veramente è necessario fare memoria soprattutto nei giovani. La memoria ha la funzione purificatrice e liberatrice. Tu vivi la grandezza di un orrore perché questo da nessuno sia più commesso. Nei confronti dell’Olocausto e di altre atrocità contro i popoli dobbiamo tenere viva la memoria perché questo è il modo migliore per poter aiutare i nostri giovani”.

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