Volontariato: Csv e Anci, Bergamo prima Capitale italiana del Volontariato 2022

L’annuncio è arrivato ieri, durante le celebrazioni per la Giornata Internazionale del Volontariato: nel 2022 Bergamo sarà la prima Capitale italiana del Volontariato. A comunicarlo ai cittadini e ai volontari bergamaschi sono stati il Sindaco di Bergamo Giorgio Gori e il Presidente del Centro di Servizio per il Volontariato (Csv) di Bergamo Oscar Bianchi, che hanno accolto l’investitura da parte di CSVnet (l’associazione dei Centri di Servizio per il Volontariato di tutta Italia), con il patrocinio di Anci – Associazione Nazionale dei Comuni Italiani. Ad insignire Bergamo del titolo erano presenti la Presidente di CSVnet Chiara Tommasini e il Vicepresidente di Anci Stefano Locatelli. La nomina di Bergamo a prima Capitale Italiana del Volontariato, si legge in un comunicato del Csv Bergamo, è innanzitutto un premio al movimento della città e del territorio, che conta circa 4.300 associazioni per oltre 100.000 volontari: un dato in costante crescita e tanto più significativo se messo in relazione al numero degli abitanti della provincia (circa 1.115.000). Secondo una ricerca promossa alcuni anni fa da Csv Bergamo con la locale Università, il valore economico del volontariato, organizzato e spontaneo, nella provincia superava, applicando stime intermedie, mezzo miliardo di Euro, pari a quasi un punto e mezzo del Pil provinciale. Andando oltre alla formula tanto apprezzata del “grande cuore dei bergamaschi”, i dati oggettivi raccontano come la provincia bergamasca sia storicamente una terra di volontari, di persone che si mettono al servizio degli altri, silenziosamente, senza nulla chiedere in cambio, nel mondo laico tanto quanto in quello ecclesiale (Bergamo per molti anni ha avuto lo stesso numero di preti e di missionari e la Diocesi continua ad essere sede di numerose congregazioni). Una scelta, quella di nominare Bergamo, che ha anche un fortissimo valore simbolico, in un territorio così colpito dalla pandemia da Covid19: “territorio che però non è stato schiacciato dalla violenza della prima ondata dell’emergenza, ma che ha reagito anche grazie ai suoi volontari e che ora affronta la ripresa con una forza e una fiducia straordinarie. La Capitale 2022 sarà quindi occasione per apprezzare il senso più profondo del volontariato, celebrarlo, portarlo nel cuore della comunità per renderlo disponibile ad altri, affinché possa rigenerare la cultura della solidarietà nei nostri territori”.

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