Brasile: Università cattolica Dom Bosco di Campo Grande, 100mila vaccini somministrati in 5 mesi

Nello scorso mese di giugno l’Università Cattolica “Dom Bosco” (Ucdb) di Campo Grande ha accettato la sfida di ospitare un centro di vaccinazione “drive in” nel suo campus – il primo e unico nella regione settentrionale della città. In soli cinque mesi di funzionamento, tale centro ha somministrato 100.000 dosi di vaccini contro il Covid-19, in un servizio che si è tradotto nel forte calo della trasmissione del virus, dei ricoveri e dei morti per la malattia. A rendere possibile il successo, riferisce l’agenzia salesiana Ans, sono state le centinaia di persone che hanno collaborato per far funzionare l’impianto “drive in”. Per celebrare il traguardo delle 100mila dosi, oggi, lunedì 6 dicembre, è stata celebratala consegna di alcune spille in omaggio ai volontari. “Oggi voglio dire grazie: ai nostri allievi, gli insegnanti e il personale amministrativo che hanno dato tutto per vaccinare la popolazione e aiutarci a superare questa pandemia, che ha fatto così tante vittime. Non c’è dubbio che la comunità accademica dell’Ucdb ha fatto la differenza e ha contribuito a salvare molte vite”, afferma il Decano dell’università, don José Marinoni. Il centro vaccinale “drive in” è stato aperto il 24 giugno, in collaborazione con il Municipio di Campo Grande, attraverso il Segretariato Municipale della Salute. Un’intera infrastruttura è stata organizzata per trasformare i cortili coperti in un luogo per ricevere i veicoli in sicurezza, in modo che le squadre potessero lavorare con comodità e agilità, ed è stato reso possibile un percorso di accesso esclusivo al sito, senza disturbare il flusso di persone che circolano quotidianamente attraverso il campus. Inizialmente sono stati realizzate otto postazioni, salite già a luglio a 15, per andare incontro all’alta domanda della popolazione locale e ridurre le file di auto, lunghe anche tre chilometri, che si andavano formando. Infine, l’Ucdb ha anche aperto una sala di vaccinazione idonea anche per chi raggiungeva il campus a piedi. In questo modo il campus è diventato il centro vaccinale preferito di migliaia di persone, che hanno manifestato in molti modi, dal vivo e sulle reti sociali, il loro ringraziamento per il servizio reso dall’università salesiana.

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