Papa in Grecia: ai giovani, “tanti oggi sono molto social ma poco sociali”

(Foto Vatican Media/SIR)

“Dio non ci dà in mano un catechismo, ma si fa presente attraverso le storie delle persone. Passa attraverso di noi”. Lo ha spiegato il Papa, rispondendo alle domande dei giovani nella scuola delle Orsoline di Atene. “Dedicarsi agli altri non è da perdenti, è da vincenti; è la via per fare qualcosa di veramente nuovo nella storia”, ha proseguito Francesco, che poi si è rivolto ad ogni giovane: “Vuoi fare qualcosa di nuovo nella vita? Vuoi ringiovanire? Non accontentarti di pubblicare qualche post o qualche tweet. Non accontentarti di incontri virtuali, cerca quelli reali, soprattutto con chi ha bisogno di te: non cercare la visibilità, ma gli invisibili. Questo è originale, rivoluzionario, Uscire da se stesso per incontrare l’altro: ma se tu vivi chiuso in te stesso, mai potrai incontrare l’altro”. “Tanti oggi sono molto social ma poco sociali”, la denuncia del Papa: “chiusi in sé stessi, prigionieri del cellulare che tengono in mano. Ma sullo schermo manca l’altro, mancano i suoi occhi, il suo respiro, le sue mani. Lo schermo facilmente diventa uno specchio, dove credi di stare di fronte al mondo, ma in realtà sei solo, in un mondo virtuale pieno di apparenze, di foto truccate per sembrare sempre belli e in forma. Che bello invece stare con gli altri, scoprire la novità dell’altro, interloquire con l’altro! Coltivare la mistica dell’insieme, la gioia di condividere, l’ardore di servire!”.

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