Iraq: ritiro natalizio dei vescovi e clero caldeo. Card. Sako, “preparare al meglio le celebrazioni”

Prende il via oggi a Baghdad, l’annuale incontro spirituale e culturale dei vescovi e dei sacerdoti caldei in Iraq, in preparazione alle celebrazioni del Natale. In una nota diffusa dal Patriarcato caldeo, il card. Louis Raphael Sako, patriarca caldeo di Baghdad, offre degli spunti di riflessione sul Natale e sul modo di celebrarlo degnamente così da toccare i cuori dei fedeli che parteciperanno alle varie liturgie. Punto centrale del ritiro sarà proprio la nascita di Cristo. Lo scopo è motivare i fedeli “a mantenere vivi i significati della preghiera liturgica e ad aiutarli a partecipare a questo evento mentalmente e spiritualmente per sperimentare la grazia e la salvezza di Dio. La liturgia è un’azione divina e un’esperienza religiosa che aiuta i fedeli a sentire la presenza del Signore in mezzo a loro, la liturgia li aiuta a maturare spiritualmente e umanamente nella loro ascesi verso Dio”. Per Mar Sako, “la Chiesa dovrebbe cercare nuove vie di creatività per rendere la liturgia dinamica e fruttuosa, piuttosto che limitarsi a statici e rigidi riti” senza venire meno alla “cura del suo patrimonio autentico che va tradotto nella cultura attuale”. I temi del linguaggio, del legame e della ‘connessione’ con le radici, con la missione, con la ricchezza della tradizione devono essere tenuti presenti per legare insieme “passato, presente e futuro”. Nel testo Mar Sako offre anche alcune indicazioni per la preparazione del Natale: “Digiunare per uno o più giorni, praticare esercizi spirituali per giovani, famiglie e fedeli in generale, celebrazioni penitenziali volte a favorire la confessione individuale, curare gli addobbi della Chiesa”. Su questo ultimo punto il patriarca caldeo ricorda che sull’altare “è preferibile mettere le candele, mentre gli addobbi floreali vanno posizionati sotto l’altare. Presepe e albero natalizio vanno posti ai lati dell’altare e non al centro”. Il porporato consiglia anche di celebrare una messa speciale per i bambini che potranno poi ricevere regali da Babbo Natale e dai loro genitori. Particolare cura deve essere prestata alla lettura dei passi biblici. “I lettori e il diacono – rimarca il patriarca – non devono leggere in modo veloce ma devono far ascoltare bene le parole ai fedeli. L’omelia – infine – deve essere breve, 10 minuti, ben preparata e calata nella vita quotidiana dei fedeli”.

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