Occupazione: nel secondo trimestre 2021 in crescita i lavoratori dipendenti, calano disoccupati e inattivi

In termini congiunturali, nel terzo trimestre 2021 la crescita dei dipendenti risulta in termini sia di occupati (+0,9%) sia di posizioni lavorative del settore privato extra-agricolo (+2,6%). Per queste ultime l’aumento è il risultato di una crescita moderata nell’industria in senso stretto (+0,6%), più rilevante nelle costruzioni (+2,6%) e decisamente sostenuta nei servizi (+3,5%). Il tasso di disoccupazione è al 9,2%. Lo certifica la “Nota trimestrale congiunta sulle tendenze dell’occupazione” diffusa oggi da ministero del Lavoro e delle politiche sociali, Istat, Inps, Inail e Anpal.
La crescita congiunturale delle posizioni lavorative dipendenti, viene spiegato, trova conferma nei dati del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali relativi alle Comunicazioni obbligatorie (Co) rielaborate che evidenziano un aumento di +163mila posizioni negli ultimi tre mesi, sia a tempo indeterminato (+47mila rispetto al secondo trimestre 2021) sia a tempo determinato (+116mila). Nel terzo trimestre 2021 le attivazioni di rapporti di lavoro alle dipendenze sono state 2 milioni 584mila (+18,3% in tre mesi) e le cessazioni 2 milioni 421mila (+20,0%). Inoltre, la crescita congiunturale dell’occupazione (+121mila, +0,5%) si associa alla diminuzione dei disoccupati e degli inattivi di 15-64 anni; anche su base tendenziale l’aumento degli occupati (+505mila unità, +2,2%) si accompagna al calo delle persone in cerca di occupazione (-308mila, -12,0%) e degli inattivi 15-64enni (-453mila, -3,3% rispetto al terzo trimestre 2020).
Gli infortuni sul lavoro, accaduti e denunciati all’Inail, nel terzo trimestre del 2021 sono stati 121mila (104mila in occasione di lavoro e 17mila in itinere), oltre 6mila denunce in più (+5,4%) rispetto all’analogo trimestre del 2020. Gli esiti mortali denunciati sono stati 216 (150 in occasione di lavoro e 66 in itinere), 12 in più rispetto al terzo trimestre del 2020 (+5,9%). “Il confronto con il terzo trimestre dell’anno precedente – viene osservato – non è particolarmente condizionato dalla pandemia da Covid-19: in entrambi i periodi le denunce ‘da contagio’ sono risultate 2-3mila con analoga incidenza sul complesso delle denunce (stessa considerazione per i casi mortali). Nonostante l’aumento rispetto all’anno precedente, le denunce del 2021 risultano ancora inferiori ai dati del 2019 pre-pandemia”.
Le malattie professionali denunciate all’Inail e protocollate nel terzo trimestre del 2021 sono state 11.695, 279 casi in più (+2,4%) rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente. “Il contenuto aumento – si legge – si registra dopo il precedente trimestre caratterizzato da una crescita importante delle denunce (+143,8% tra aprile e giugno del 2021 rispetto al 2020). I numeri del 2021 e del 2020 restano comunque inferiori a quanto osservato nel periodo pre-pandemia”.

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