Natale: mons. Aloise (Rossano-Cariati), “il cristiano disimpegnato rallenta la venuta di Dio nella storia”

“Il cristiano che si ferma a fare da spettatore davanti al presepe corre il rischio di ricordare la nascita del Messia, ma se non permette a Cristo di nascere nel proprio cuore rende vana l’incarnazione del Verbo”. A scriverlo, nel messaggio di auguri natalizi all’arcidiocesi di Rossano-Cariati, è mons. Maurizio Aloise. “Non possiamo ingannare Gesù – ha scritto il presule –. Ciascuno di noi deve anzitutto accoglierlo Gesù, ascoltarlo, parlare con lui, custodirlo, proteggerlo, crescere con Lui, fargli spazio nel proprio cuore”. Per l’arcivescovo rossanese, “il cristiano disimpegnato è in contraddizione col Natale: rallenta la venuta di Dio nella storia”. Infatti, “la sua missione è di accogliere Cristo e farlo crescere nella sua vita e negli altri, convinto che è Lui la personificazione di tutti i valori e la concretizzazione di ogni aspirazione dell’uomo”. Mons. Aloise, che ha ringraziato i fedeli “per la vostra accoglienza, per la cura, la diligenza, la creatività”, ha sottolineato che “con l’annunzio del Natale la speranza entra nella storia e riempie di gioia il cuore dell’uomo”. Da qui l’esortazione: “sentiamoci tutti uniti in quest’ultimo tratto di strada verso Betlemme. Allora viviamo questo Natale spiritualmente vicini!”.

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