Natale: mons. Giombanco (Patti), “uscire dalle situazioni di buio che tengono prigioniera la nostra vita”

“Nella vita di tutti giorni facciamo esperienza di momenti di buio e tutti avvertiamo nel cuore il bisogno struggente di una luce che accenda la speranza e aiuti a riacquistare uno spirito di fiducia”. Lo scrive mons. Guglielmo Giombanco, vescovo di Patti, nel messaggio di Natale alla diocesi. “Cristo, vera luce del mondo, nasce per donarci nuovi orizzonti di vita che possiamo scoprire solo se, come i pastori, accogliamo con stupore la luce che brilla nelle tenebre e ci mettiamo in cammino verso Betlemme per incontrare il Signore Gesù”, prosegue il presule, secondo il quale “andare a Betlemme significa seguire la strada che la luce della fede indica per uscire dalle situazioni di buio che tengono prigioniera la nostra vita; per guardare oltre noi stessi e accorgersi dei bisogni dei fratelli e delle sorelle che incontriamo nel nostro cammino, per contemplare con lo sguardo del cuore il Figlio di Dio che si fa vicino a noi nell’umiltà di un bambino fragile che chiede accoglienza e amore”. “La luce, nella notte di Natale, risplende per riscaldare i cuori induriti e angosciati, per aprire nuovi sentieri di vita e per convincerci che il buio delle notti esistenziali, le paure, le difficoltà, le sofferenze si superano non restando chiusi nel proprio egoismo, ma insieme e aprendosi agli altri con la gratuità dell’amore attraverso gesti di solidarietà”, assicura mons. Giombanco: “Natale è festa di solidarietà tra Dio e l’uomo e anche tra gli uomini tra di loro perché, illuminati dalla luce che si diffonde dalla grotta di Betlemme, si decidano di riempire le mani vuote di amore, di tenerezza e di generosità e non di egoismo e in­differenza. Questo è Natale: una notte che si trasforma in luce per permette al­l’a­mo­re di albeggiare nel cuore dell’uomo e riaccendere la vita”.

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