Papa a Cipro e in Grecia: card. Sandri, “va a rinnovare l’apertura e il dialogo con i fratelli delle Chiese ortodosse”

“L’eclissi di Dio presto o tardi conduce all’annientamento dell’uomo, la cui vita nascente non è accolta, la cui infermità è spesso lasciata in una solitudine che giunge ad invocare e cercare la morte, o la cui dignità è violata nel disprezzo dei poveri, dei bisognosi, dei tanti che bussano alle porte dei nostri Paesi e continenti camminando in cerca di speranza”. Lo ha detto il card. Leonardo Sandri, prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali, nell’omelia della messa che ha presieduto ieri nella basilica dei Santi XII Apostoli, a Roma. Il cardinale ha ricordato l’Etiopia col dramma del conflitto nel Tigray, la Siria “martoriata da dieci anni di guerra e il cui popolo è allo stremo, ulteriormente soffocato dal peso delle sanzioni internazionali”, il Libano che “sembra non riuscire a rialzarsi”.
Ricordando lo “stile di Maria” e del primo dei chiamati, Andrea, il card. Sandri ha sottolineato che “interpella il nostro essere qui oggi: non solo chiamandoci a fare memoria della nostra vocazione, ma interrogandoci seriamente e in profondità sul nostro modo di rispondere oggi alla voce di Dio”. Poi, il pensiero al prossimo viaggio del Papa in Grecia e a Cipro: “Ci uniamo in preghiera per le diverse intenzioni di Papa Francesco, che va a confermare i fratelli delle comunità cattoliche, a rinnovare l’apertura e il dialogo con quelli delle Chiese ortodosse, a visitare le periferie dell’Europa recando conforto a coloro che sono ai margini, come le migliaia di quelli che hanno solcato i mari per trovare un porto sicuro”.

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