Diocesi: Prato, alla vigilia della chiusura della mostra “Noli me tangere” è stata restituita l’opera “Odio razziale” rubata in San Domenico

(Foto: diocesi di Prato)

Alla vigilia della chiusura della mostra “Noli me tangere” è tornata nella chiesa di San Domenico di Prato l’opera “Odio razziale” rubata lo scorso 23 agosto. La stampa, dedicata alla morte di George Floyd, è stata trovata ieri sera appoggiata ad un confessionale. A denunciarne la sparizione era stato il collezionista pratese Carlo Palli che l’aveva donata al Museo di San Domenico per la mostra “Noli me tangere”. L’opera fa parte in particolare della “Via Crucis contemporanea” situata all’interno della chiesa. Qui 14 artisti hanno interpretato, ciascuno seguendo la propria poetica e stile, 14 drammi della nostra attualità. Tra questi sono raffigurati, il femminicidio, la droga, l’usura, le morti bianche, il virus, le mafie e appunto l’odio razziale. Il furto era stato denunciato ai Carabinieri e se ne stava occupando il Nucleo Tutela patrimonio culturale.
“Questo ‘ritorno a casa’, improvviso e inaspettato, arriva – spiega una nota della diocesi – alla vigilia della chiusura della mostra di arte contemporanea ‘Noli me tangere’, allestita nel complesso di San Domenico”. Il finissage è in programma infatti domani, giovedì 2 dicembre, alle 18.30. Ai saluti e alla benedizione del vescovo Giovanni Nerbini seguirà un momento di ascolto musicale dell’organo monumentale barocco di San Domenico, strumento bisognoso di un profondo restauro ma in grado di emettere ancora suoni magnifici. A suonare l’organo il concertista di fama internazionale Gabriele Giacomelli, che per l’occasione eseguirà alcuni brani di Domenico Zipoli. L’iniziativa è realizzata in collaborazione con il Festival Zipoli. A seguire verrà presentato il catalogo della mostra, che conterrà importanti saggi critici sull’arte sacra contemporanea e le foto degli allestimenti a cura di Pietro Schillaci, e sarà possibile visitare l’allestimento.
La mostra, inaugurata lo scorso 20 giugno, è stata curata da Laura Monaldi e donata alla diocesi dal collezionista e mercante d’arte Carlo Palli. “Sono state tra 1.500 e 1.600 le persone che sono transitate in San Domenico e hanno visitato la mostra”, spiega Gabriele Bresci, segretario generale di Curia, evidenziando che “il bilancio è buono, considerando anche che per una mostra è stato un periodo particolare, avendo inciso molto sui mesi estivi”.

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