Azione Cattolica: mons. Russo (Cei), “preghiera, azione e sacrificio sono scritti nel vostro Dna associativo”

“Voi non cominciate mai da zero. Siete i continuatori di una storia bellissima e lunghissima. Voi ricominciate da tre: dalla preghiera, dall’azione e dal sacrificio che mi sembra siano scritti nel Dna associativo”. Ha citato il titolo un film cult del compianto Massimo Troisi il segretario generale della Cei, mons. Stefano Russo, rivolgendosi durante la celebrazione eucaristica ai partecipanti al Convegno dei presidenti e assistenti diocesani unitari di Azione Cattolica, riunitisi a Roma, dal 29 al 31 ottobre, presso la Domus Mariae, sul tema “Passiamo all’altra riva”, per confrontarsi sugli orientamenti e gli impegni dell’associazione per il prossimo triennio e per la ripartenza in presenza delle attività della più grande realtà di laicato cattolico organizzato del nostro Paese. Come in una staffetta ideale tra generazioni, preghiera, azione e sacrificio superano la dimensione del motto storico e diventano radici per costruire il futuro. “Da queste tre cose si riparte sempre, altrimenti tutto sarà un vano organizzare incontri, riunioni ma senza l’odore del futuro”, ha affermato mons. Russo.
“In questo periodo così drammatico per la vita del mondo – ha aggiunto – dobbiamo fare la scelta di pensare percorsi insieme, di mettere insieme cuore e mani, intelligenza e gambe, che poi è quello che il cammino sinodale ci sta chiedendo e ci chiederà per il futuro, per poter essere annunciatori e testimoni del Vangelo nella nostra società”. Ecco perché “l’Azione Cattolica, voi presidenti e assistenti dovete ancora di più rafforzare questa palestra di sinodalità che da sempre vi contraddistingue. Mi sembra di poter dire che questo è il vostro momento. Non potete sprecarlo”.
Al popolo di Azione Cattolica mons. Russo ha citato anche Vittorio Bachelet, il presidente di Ac trucidato dalle Brigate rosse nel 1980: “Nel momento in cui l’aratro della storia scavava a fondo rivoltando profondamente le zolle della realtà sociale italiana che cosa era importante? Era importante gettare seme buono, seme valido. Ecco questo vi auguro sempre e sempre meglio. Ma non affannatevi a capire di quale tipo di seme buono si tratta, perché in questo rivoltamento di terra il seme buono seminato siete voi”.
A tirare le conclusioni del Convegno il presidente nazionale di Ac Giuseppe Notarstefano. “Per l’Azione Cattolica passare all’altra riva è conversione dei cuori, andare oltre la geografia delle distanze, oltre la dialettica vicini-lontani, e sentirsi insieme inviati ad annunciare il Vangelo, che ancora oggi è per tutti. Significa assumere la forma una vita piena vissuta nella gratuita e generativa. Come ha ricordato Francesco lo scorso 30 aprile al Consiglio nazionale Ac, ‘farsi prossimi è la traduzione dell’essere realmente azione cattolica’. Sapendo che ‘il Signore è con noi, dorme a poppa ma è con noi, si fida di noi, si fida della nostra capacità di immaginare il futuro, di darci da fare, di impegnarci per affrontare tutti insieme questa traversa, andando oltre le paure del tempo'”.

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