Diocesi: card. Bassetti (Perugia), “a san Costanzo chiediamo particolare forza di intercessione per le difficoltà che stiamo attraversando”

Domani, 29 gennaio, si celebra a Perugia la solennità del santo patrono Costanzo e “lo festeggeremo, senza ‘luminarie’ né fasti esteriori, ma con gesti silenziosi di carità e con l’intimità della preghiera, chiedendogli una particolare forza di intercessione per le difficoltà che stiamo attraversando”. Lo ha scritto il card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente della Cei, nella lettera alla comunità diocesana in occasione della festa del santo patrono Costanzo.
Rifacendosi alla testimonianza del vescovo e martire, il porporato ne ricorda la “vita spesa nella preghiera e nell’impegno pastorale, nell’ascolto e nella sequela della Parola”. Il cardinale rammenta un aneddoto di oltre mezzo secolo fa: “Ricordo quando, 53 anni fa, ero vicario cooperatore nella bellissima chiesa abbaziale di San Salvi a Firenze, e una anziana signora, senza misurare il tempo, dopo la messa si immergeva nella preghiera. In parrocchia non c’era povero o malato che non la conoscesse. Mentre era assorta il suo volto sembrava trasfigurarsi”. “Quando Mosè scese dal monte Sinai, dopo aver conversato con Dio, lui non lo sapeva, ma la sua pelle era diventata raggiante”, commenta Bassetti: “Ogni discepolo che, in modo autentico, sale il monte della contemplazione della Parola e dell’Eucarestia, ne discende luminoso, anche senza saperlo: ritorna felice tra la gente, ritorna impegnato ad essere riflesso di questa presenza di amore con l’accoglienza e il servizio”. Da qui, l’augurio del cardinale: “Diventate raggianti di Parola di Dio e di Eucarestia!”.
Le celebrazioni in onore di san Costanzo, apertisi oggi con i Primi Vespri della vigilia presieduti dall’arcivescovo, culmineranno domani nella cattedrale di San Lorenzo, con la solenne celebrazione eucaristica presieduta alle 18 dal card. Bassetti alla presenza dei rappresentanti delle Istituzioni civili e religiose del capoluogo umbro (in cattedrale possono accedere 300 fedeli).

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