Diocesi: Concordia-Pordenone, domani il vescovo Pellegrini ordina 6 diaconi transeunti

Con la consacrazione al ministero del diaconato, i protagonisti di sei storie di vita diverse diranno il loro “Eccomi” e il loro “Sì, lo voglio”, dinanzi al Signore e al vescovo di Concordia-Pordenone, mons. Giuseppe Pellegrini, domenica 6 settembre, alle 18, nel parco del Seminario, in attesa del “sì” del giorno dell’ordinazione sacerdotale. Emanuele Fiocchi, classe 1976, proviene da Praturlone di Fiume Veneto, ove attualmente offre il servizio pastorale. Al settimanale diocesano “Il Popolo”, che dedica un servizio ai futuri diaconi nel numero in uscita il 6 settembre, Emanuele dice di essere lieto di “porsi a servizio della Chiesa, mettendo in pratica lo spirito di carità, nell’andare incontro ai bisogni delle altre persone”. Stefano Mattiuzzo, classe 1980, proviene da Lancenigo (Tv), reputa significativa l’esperienza di servizio svolta in varie parrocchie. Matteo Borghetto, classe 1993, vive a Ligugnana di San Vito. Racconta al “Popolo”: “Potrei definire la mia vocazione come la storia di una presenza silenziosa ma costante del Signore che, passo dopo passo, mi sta facendo capire che cosa significhi essere chiamati nella sua vigna a lavorare”. Rammani Giuseppe Pudasaini, classe 1996, pur avendo un riferimento a Bannia di Fiume Veneto, è nato a Katmandù, capitale del Nepal. Di religione induista, è stato battezzato nel 1995. È stato il fascino del Vangelo di Gesù a far nascere la conversione nel suo cuore, con la proposta di una “continua rinascita aperta a tutti”. Erik e Thomas Salvador, classe 1996, sono due gemelli, nativi di San Vito al Tagliamento, ma vivono a Concordia, ove hanno sperimentato la vita liturgica nella cattedrale di Santo Stefano e quella formativa e ricreativa all’oratorio. Erik confida che reputa significativi, per la personale crescita, il fatto che, in contemporanea agli studi teologici, abbia potuto fare un’esperienza pastorale a Portogruaro; dal 2018 sta facendo esperienza pastorale a Prata di Pordenone, in attesa di eventuali nuovi incarichi, ai quali rispondere con gioia. Thomas a 16 anni, in quarta superiore, si è avvicinato al Seminario di Pordenone, frequentando la proposta formativa dei “Giovedì insieme”, per un approfondimento vocazionale. “Sto comprendendo che, se non mi sento ancora completo, è semplicemente perché non sono ancora arrivato: l’ordinazione diaconale non è un traguardo, ma una nuova partenza, verso il premio che verrà, quando vedremo il volto di Dio – osserva Thomas –. Continuerò a formarmi, pezzetto dopo pezzetto, con il contributo delle persone che incontrerò, con ciò che di nuovo scoprirò a fianco di Gesù e la preghiera di molti”.

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