Azione Cattolica: Milano, Gianni Borsa nuovo presidente diocesano. Mons. Delpini, “la vita quotidiana contesto per la comunione con Dio”

Con la messa celebrata ieri nel Duomo di Milano, dall’arcivescovo mons. Mario Delpini, si è concluso il percorso dell’Assemblea diocesana elettiva dell’Azione cattolica ambrosiana. Al termine della celebrazione, è stato annunciato dal presule il nome del nuovo presidente diocesano, scelto fra una terna di nomi votati nella sua prima seduta dallo stesso Consiglio diocesano: Gianni Borsa, 56 anni, sposato, padre di quattro figli, giornalista dell’agenzia Sir. Borsa ha lavorato per un decennio al settimanale diocesano Luce di Varese-Altomilanese, per poi dirigere – negli anni 2000/2003 – il settimanale Il Resegone di Lecco. Dal 2003 è corrispondente del Sir da Bruxelles e si occupa di politiche comunitarie. È direttore della rivista nazionale di Azione cattolica “Segno nel mondo”, delle riviste della Fondazione Missio (tra cui “Popoli e Missione”) e della rivista storica “Impegno”, della Fondazione Don Primo Mazzolari.
L’arcivescovo Delpini ha consegnato anche il mandato ai presidenti parrocchiali e di unità pastorale eletti nel corso del cammino assembleare. Nell’omelia, il presule ha sottolineato che “in questi tempi strani e complicati forse si può dire che i soci dell’Azione cattolica sono incaricati di promuovere e custodire la normalità”. “È normale pregare! Che lo si veda, che lo si senta dire, che lo si pratichi con quella dedizione di tempo che la condizione di vita rende possibile. Il segno che chiedo è di fissare un tempo di preghiera e di viverlo se possibile in chiesa”. Indicando, poi, “la missione dei laici di Azione cattolica”, l’arcivescovo ha ribadito che “è la normalità della vita quotidiana come contesto adatto alla comunione con Dio, quindi alla santità”. “Perciò i laici di Azione cattolica sono mandati perché entrino in ogni ambiente, nella vita di famiglia e nei consigli comunali, nelle scuole e negli uffici, negli ospedali e nelle case di riposo, nella giovinezza e negli anni della responsabilità, in ogni ambiente, non per mimetizzarsi nella omologazione ma per essere segno della vicinanza del Regno di Dio”.

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