Iraq: Un Ponte Per (Ong), condanna dell’attacco turco contro il Kurdistan iracheno

“Una immediata iniziativa sui governi di Ankara e Teheran e per far cessare immediatamente le iniziative di guerra di Turchia e Iran e per tutelare la sovranità nazionale e territoriale della Repubblica dell’Iraq”. È quanto chiede l’ong “Un Ponte Per” (Upp), presente da decenni nel Kurdistan iracheno, al governo italiano e a quelli dell’Ue, condannando l’ennesima offensiva turca nel Kurdistan iracheno che sta colpendo con attacchi aerei i villaggi – per la maggior parte cristiani – del Governatorato di Dohuk. Alle attività turche, nei scorsi giorni si sono aggiunti bombardamenti iraniani nel distretto di Haji Omaran, appartenente alla provincia curdo-irachena di Erbil e confinante con l’Iran. Secondo fonti vicine alle Guardie della Rivoluzione iraniane citate dal portale curdo-iracheno “Rudaw”, Ankara e Teheran avrebbero deciso di unire le forze per combattere insieme ciò che definiscono “terrorismo” transfrontaliero nella regione curda. Gli attacchi, parte dell’offensiva turca “Claw Eagle” (Artiglio di Tigre) contro le postazioni del Partito dei Lavoratori del Kurdistan (Pkk), proseguono dal 21 giugno scorso, “nel silenzio della comunità internazionale, mentre la popolazione teme possibili incursioni via terra”. Circa 21 villaggi prossimi al confine con la Turchia, denuncia Upp, nel frattempo, sono stati evacuati, causando lo spostamento forzato di 13.000 persone. Un Ponte Per “condanna questa offensiva che sta già causando sulla popolazione civile conseguenze gravissime: dall’area di Zakho, tra quelle colpite, proviene il 60% dei prodotti agricoli regionali, in questo momento inaccessibili, in una situazione di vulnerabilità già molto estesa a causa dell’impennata di contagi da Covid-19 nel Paese (+ 600% solo nel mese di Giugno)”.

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