Centri estivi: Save the Children, “spesso le agevolazioni calcolate in base a Isee 2019 senza considerare peggioramento economico causato da pandemia”

“I costi a carico delle famiglie per le attività estive dei figli si diversificano in base al comune”. È quanto emerge di dati diffusi oggi dal monitoraggio di Save the Children. Se è vero che l’attivazione del “bonus baby sitter/centri estivi” previsto dal decreto rilancio e richiedibile all’Inps arriva a coprire fino a 1200 euro a famiglia, si tratta di un beneficio che è destinato alle sole famiglie in cui entrambi i genitori siano occupati. Paradossalmente, sottolinea l’Organizzazione, con l’emergenza da Covid-19, “se uno dei due genitori ha perso il lavoro, con esso ha anche perso il diritto a questa forma di sostegno che consentirebbe ai bambini di svolgere attività formative e ricreative importanti in questo momento”. Inoltre, “le agevolazioni che si possono ottenere vengono spesso calcolate in base all’Isee dell’anno precedente (2019) che in molti casi non rispecchia una condizione economica nettamente peggiorata nel corso degli ultimi mesi a causa della pandemia”.
Ci sono poi forti differenze territoriali: “Una famiglia con un Isee di 5.000 euro annui, per una settimana di centro estivo comunale o convenzionato, a Trieste non pagherebbe nulla, così come nel 15° Municipio di Roma (esenzione sotto i 15mila euro di Isee) e a Campobasso. Nel Municipio 7°, sempre a Roma, invece una famiglia pagherebbe 60 o 80 euro a seconda della fascia oraria (con esenzione solo per bambini con disabilità o seguiti dai servizi sociali inseriti direttamente dal Municipio). La stessa famiglia, a Milano, pagherebbe solo 4 euro a settimana e a Genova pagherebbe 4,8 euro più i pasti per il servizio estivo 3-6 anni e 5,2 euro per il servizio nido estivo, ad Ancona 7,5 euro, a Torino 20 euro, a Venezia 60 euro, mentre a Firenze pagherebbe 100 euro a settimana (50 euro per Isee < 4.000 euro). A Bologna, con il bonus da 84 euro del Comune, pagherebbe 1 euro a settimana per quattro settimane, per i centri estivi con tariffe a 85 euro settimanali (circa la metà dei centri estivi applicano questa tariffa, gli altri applicano tariffe più elevate). Ad Aosta il costo è sempre di 75 euro alla settimana”.
Prevedono l’esenzione sotto una soglia minima Isee solo i comuni di Milano, Torino in caso di presenza di una o più cause di fragilità del nucleo familiare, Trieste, Roma nel Municipio 15°, Municipio 1° e 7° per i bambini segnalati dai servizi sociali o con disabilità, Municipio 4° dove per ciascun minorenne si prevedono due settimane a titolo gratuito, estendibili a quattro in base a richieste e fondi disponibili; nel Municipio 3° dove però il bando per l’affidamento dei centri estivi gratuiti finanziati con fondi 285 è andato deserto; nel Municipio 6° ove sono stati previsti 288 posti disponibili gratuiti, 88 sono invece i posti disponibili nel 10° Municipio per i bambini e le bambine già seguiti dal Servizio sociale; mentre il 13° Municipio garantisce 130 posti gratuiti nei centri estivi del territorio.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Territori