Economia: Svimez, “nel 2020 la più ampia caduta del reddito delle famiglie dalla metà degli anni ’90”

“La caduta del reddito disponibile delle famiglie consumatrici nel 2020 appare essere la più ampia mai riscontrata dalla metà degli anni ’90 (-4,1% nel Centro-Nord e -3,3% nel Sud) per effetto, innanzitutto, della forte contrazione attesa nel volume di occupazione”. Lo segnala la Svimez nelle previsioni 2020 diffuse oggi. “La minore caduta osservata nel reddito disponibile meridionale è in parte da attribuire alla spinta di segno opposto delle prestazioni sociali, caratterizzata da un peso comparativamente maggiore, componente nella quale confluiscono gran parte delle misure di sostegno al reddito implementate dalla politica nazionale”.
L’effetto congiunto del blocco produttivo, della perdita di reddito e di comportamenti di spesa trova riflesso, secondo l’associazione, in una contrazione consistente dei consumi delle famiglie: -9,1% al Sud e -10,5% al Centro-Nord. “Una contrazione, questa, solo parzialmente controbilanciata dalla spesa dell’operatore pubblico (+1,9% nelle regioni meridionali e +1,3% in quelle centrosettentrionali)”. All’interno della spesa delle famiglie, in entrambe le macroaree i cali maggiori sono previsti per la spesa in servizi e, di seguito, per quella in beni durevoli. La Svimez rileva, inoltre, che “contrariamente a quanto verificatosi durante la crisi avviatasi nel 2009 e proseguita nel biennio 2012/2013, la spesa per consumi collettivi della pubblica amministrazione si ipotizza accrescersi in misura, rispetto al recente passato, apprezzabile”. Infine, la stima dell’associazione relative a Centro-Nord e Mezzogiorno sul rapporto investimenti/prodotto, che “verrebbe a collocarsi intorno ai valori minimi riscontrabili dal 1980, interrompendo bruscamente il modesto recupero avviato dopo il 2015”.

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