Forestazione: Costa (min. Ambiente), “comuni veri hub della rivoluzione verde post Covid-19”

(Foto ANSA/SIR)

“I comuni sono il presidio di prossimità territoriale del Paese Italia, artefici di un nuovo modo di concepire il mondo dell’urbanizzazione”. Lo ha dichiarato il ministro dell’Ambiente Sergio Costa intervenendo questa mattina, in diretta video, alla conferenza stampa di presentazione di “Forestami”, progetto di forestazione urbana nato su iniziativa di Comune e Città metropolitana di Milano, sulla base di una ricerca del Politecnico di Milano. L’iniziativa, sostenuta anche da Parco Nord Milano, Parco agricolo Sud Milano, Ersaf e Fondazione di Comunità Milano, intende portare 3 milioni il numero di nuovi alberi e arbusti nell’area metropolitana entro il 2030.
“La forestazione del nostro Paese è un passo fondamentale per stabilire quella nuova normalità verde che il post-Covid richiede – ha aggiunto Costa – Non dobbiamo dimenticare che la grande battaglia contro i cambiamenti climatici e per la qualità dell’aria richiede coraggio, idee innovative e progetti ambiziosi”.
“Il decennio scelto da ‘Forestami’ per raggiungere lo scopo di piantumare 3 milioni di alberi, 2020–2030, mi piace molto perché di colloca nel solco dell’Agenda 2030, in un mondo che si muove attorno al sistema della tutela ambientale e che ci deve poi portare al 2050 alla decarbonizzazione del sistema Europa – ha spiegato il ministro -. L’Agenda 2030 pone al centro dell’attenzione non tanto i governi nazionali, quanto principalmente i comuni, veri hub della rivoluzione verde e ‘Forestami’ può segnare il passo per poter poi essere replicato. Lo step successivo è utilizzare il progetto Milano come prototipo da estendere sul profilo nazionale”.
Ricordando che nel 2030 nel mondo oltre il 60% della popolazione vivrà nelle grandi città e si arriverà probabilmente al 70–80% nel 2050, Costa ha concluso: “Forestazione vuol dire modificare in senso naturalistico il paesaggio delle nostre città, consentendo di avere un rapporto più orientato verso il naturalismo; da questa esigenza derivano gli incentivi alla mobilità alternativa, all’efficientamento energetico dell’edilizia privata. Interventi attraverso i quali puntiamo anche a uscire dalle infrazioni sulla qualità dell’aria in alcune zone d’Italia”.

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