Coronavirus Covid-19: Acli provinciali Latina, “pandemia fa emergere bisogno di professioni di prossimità. Senza sicurezza, non ci sono diritti per i lavoratori”

“In questa fase della emergenza Covid, il bisogno delle professioni di prossimità ha fatto emergere l’inefficacia di sistemi lavorativi e aziendali basati su alti numeri e mito dell’efficienza produttiva”. Lo afferma Nicola Tavoletta, direttore delle Acli provinciali di Latina, che interviene sul tema della sicurezza dei lavoratori con alcune proposte centrate sul valore della persona. “La povertà emerge lì dove non vengono tutelati i diritti e non più solo per crisi economiche”, prosegue. La riflessione arriva all’indomani di un nuovo incidente sul lavoro in provincia di Latina, che ha visto morire un operaio, travolto dal crollo di un solaio in un cantiere a Sonnino. “La sicurezza è tutelata se vi è sostenibilità sociale ed ambientale dell’attività professionale e non servono nuove norme, ma è utile divulgare quelle della Costituzione e dello Statuto dei lavoratori”, è convinto Tavoletta, che propone una maggiore stabilità contrattuale, “tramite un ampliamento legislativo della cooperazione in settori oggi gestiti dal regime delle libere professioni e partite Iva” e un investimento sulla scuola che metta al centro la persona. “Quei dirigenti politici e d’impresa che continuano, ancora oggi, nella crisi pandemica, a sollecitare la capacità quantitativa della produttività mettono a rischio la coesione sociale del Paese e la sicurezza dei lavoratori”, chiosa Tavoletta, che ricorda infine un recente dossier presentato dalle Acli nazionali alla Camera che parla, tra l’altro, di defiscalizzazione per aziende che investono in sicurezza e nascita di uno Sportello unico sulla disabilità.

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