Ambiente: Commissione Ue-Aea, acque pulite nell’85% dei siti balneari europei. Cipro al top, bene l’Italia, male Polonia e Albania


“Quasi l’85% dei siti balneari monitorati in tutta Europa nel 2019 soddisfa gli standard di qualità più elevati e rigorosi dell’Unione europea e può fregiarsi della qualifica di ‘eccellente’”. I risultati pubblicati dall’Agenzia europea dell’ambiente (Aea) e dalla Commissione Ue forniscono una indicazione di dove i bagnanti possono trovare le acque di migliore qualità. “Tuttavia, a causa dell’epidemia da coronavirus e delle misure restrittive adottate in tutta Europa, i cittadini sono invitati a chiedere informazioni aggiornate alle autorità locali e nazionali e agli operatori balneari in merito alle misure di sicurezza nelle diverse località. Virginijus Sinkevičius, commissario per l’ambiente, ha dichiarato: “Le acque di balneazione pulite sono qualcosa che generalmente diamo per scontato, ma sono invece uno dei successi collettivi europei. Sono il risultato del duro lavoro di molte persone nel corso di molti anni. La relazione di quest’anno conferma ancora una volta che i cittadini europei possono godere di standard di qualità molto elevati quando si immergono nelle acque europee e che occorre adottare tutte le misure necessarie per continuare in questa direzione”. In base alla nota informativa quasi tutti i 22.295 siti di balneazione del continente monitorati lo scorso anno (di cui 21.981 si trovavano nei 28 Stati membri dell’Ue, Regno Unito incluso) hanno soddisfatto i requisiti minimi di qualità. Anche l’Albania e la Svizzera hanno monitorato e comunicato la qualità dei siti di balneazione, marini e di laghi e fiumi, e i loro dati sono inclusi nella valutazione.
I risultati specifici “hanno mostrato solo un lieve calo dei siti che rispettano i requisiti più elevati (qualità “eccellente”) e quelli minimi (qualità “sufficiente”) stabiliti dalla direttiva dell’Ue sulle acque di balneazione: l’85% dei siti di balneazione in Europa è stato valutato di qualità “eccellente”, il 95% soddisfa i requisiti minimi per una qualità “sufficiente”. Nella nota informativa si rileva inoltre che nei siti balneabili costieri la qualità è migliore rispetto alle zone interne.

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