Unione europea: Prodi, “tentativo di riequilibrio delle forze da parte di Francia, Spagna e Italia”

“È di grande interesse il richiamo del Papa non europeo che avverte e ci avverte della centralità della nostra Unione e della necessità che essa torni a svolgere il suo ruolo, sia all’interno dei confini del vecchio continente, sia nei confronti del mondo”. Lo scrive Romano Prodi, ex presidente della Commissione europea, nel numero di giugno di Vita pastorale, anticipato al Sir. “Stupisce che alcuni tra gli osservatori non riconoscano questa accentuazione di enfasi sull’Europa impressa da Papa Francesco, l’uomo che viene dalla ‘fine del mondo’, che chiede di riscoprire lo spirito della Dichiarazione di Schuman, nel suo settantesimo anniversario”, aggiunge.
Guardando alla situazione attuale, secondo l’ex presidente della Commissione Ue, “abbiamo bisogno che oggi l’Europa faccia sentire alle nazioni e ai cittadini che saprà sorreggere gli sforzi che gli Stati stanno compiendo a sostegno del mondo produttivo e delle famiglie”. Prodi osserva che “qualcosa sta accadendo in Europa: innanzitutto gli interventi di carattere squisitamente economico sono in una misura del tutto inimmaginabile solo fino a qualche mese fa”. “Ma, ancora di più, è interessante osservare il tentativo di riequilibrio delle forze che Francia, Spagna e Italia, assieme ad altri Paesi, potrebbero realizzare”, dal momento che “fino a oggi la Germania, certamente per le sue indiscutibili virtù, ha svolto un ruolo egemone in Europa esercitando un dominio nel campo della politica economica”. Infine, l’invito a “ritrovare l’unità” ai Paesi europei alla luce della consapevolezza che “nessun Paese può evitare la crisi che seguirà la diffusione del virus: seppur con proporzioni diverse tutti dovranno affrontare difficoltà economiche significative”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Riepilogo