Coronavirus Covid-19: don Manzoni (fidei donum in Perù), “migliaia di disperati abbandonano Lima per ritornare nei villaggi sulle Ande”

“Stiamo assistendo ad un fenomeno impressionante: migliaia di persone disperate che non ce la fanno più a resistere e decidono di lasciare Lima per far ritorno ai propri villaggi sulle Ande o sulla costa nella speranza di poter trovare un aiuto o qualcosa di cui vivere”. A descrivere la drammaticità della situazione alla periferia di Lima è don Ivan Manzoni, missionario fidei donum della diocesi di Como, che da sette anni svolge il suo ministero nella diocesi di Carabayllo, alla periferia nord della megalopoli. “La parrocchia di Fatima dove sono parroco – racconta don Ivan – sorge proprio lungo la Panamericana, la grande arteria stradale che percorre il Continente da Nord a Sud. Ed è la stessa via che percorrono questi gruppi di uomini e donne per tornare ai loro paesi. I più poveri lo fanno a piedi portando con sé il poco che hanno. Alcuni arrivano in parrocchia e passano la notte qui. All’inizio erano davvero numerosi, ora sono meno frequenti, ma continuano ad arrivare. Per quanto possiamo cerchiamo di assisterli: alcuni volontari cucinano per loro e garantiamo pranzo e cena per chi passa. Fortunatamente stiamo ricevendo donazioni da parte della stessa gente della parrocchia che sta mostrando davvero grande generosità”. Parole, quelle del missionario, che mostrano la drammaticità di un contesto, quello peruviano, dove il coronavirus e la crisi economica legata al perdurare delle misure di quarantena stanno mettendo in ginocchio moltissime persone. Lo conferma anche un altro fidei donum italiano, don Roberto Seregni, dalla parrocchia di San Pedro de Carabayllo. “Siamo anche noi in periferia, in una delle zone più povere della città, ma siamo lontani dalla Panamericana e quindi non stiamo assistendo al transito di persone”, dice. “Ma anche qui le difficoltà non mancano: ci sono famiglie che vivono situazioni tragiche di povertà, senza risparmi, e che si guadagnano quel poco che basta per mangiare raccogliendo plastica o vendendo pollo fritto lungo le strade. La quarantena li ha privati di questa fonte di reddito e ora fanno davvero fatica. Con la parrocchia stiamo cercando di aiutarli: abbiamo organizzato una raccolta e distribuito 400 borse di viveri, ma non basta”. Il Perù è il secondo Paese dell’America Latina per numero di contagi – secondo solo al Brasile – con oltre 100mila casi registrati (dato della Johns Hopkins University) e oltre tremila morti.

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