Coronavirus Covid-19: p. Cucci, nell’emergenza aiutano “atteggiamento proattivo, resilienza, qualità delle relazioni e una profonda vita interiore”

“Le circostanze legate all’epidemia di questi mesi hanno fatto emergere alcuni comportamenti degni di rilievo, che rimandano ai criteri di lettura di questo drammatico evento. Non è un problema da poco, perché un corretto atteggiamento è di grande aiuto per vivere una situazione di emergenza”. Ne è convinto p. Giovanni Cucci, scrittore de La Civiltà Cattolica. Nel numero della rivista in uscita sabato, il gesuita sottolinea l’importanza di combattere il panico; chiedere aiuto, tenendo conto che “la paura, ascoltata e non semplicemente agita, può favorire la prudenza”; coltivare un atteggiamento proattivo, ossia “la capacità di guardare in faccia il problema e chiedersi che cosa si possa fare”. Anzitutto, spiega, “non prestare fede alle fake news dei siti più disparati, che aumentano l’ansia o danno adito a speranze illusorie, ma informarsi e divulgare notizie attendibili” perché “un’informazione sana rende più consapevoli del potere a disposizione e favorisce la resilienza, la capacità di affrontare lo stress senza esserne sopraffatti, esprimendo l’aggressività non in modo vittimistico, ma come forza d’animo propositiva che abilita a superare le difficoltà”. Infine, l’importanza della dimensione religiosa, che aiuta a “restare vivi fino alla fine”, e di significative relazioni affettive. “Questi giorni difficili, riletti alla luce di chi ha vissuto esperienze simili, forniscono insegnamenti preziosi, espressi con la vita – conclude p. Cucci -. La qualità delle relazioni e una profonda vita interiore sono aiuti potenti contro il male, anche in assenza di un’adeguata perizia medica. E sono motivo di grande aiuto per gli altri”.

 

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