Coronavirus Covid-19: vescovi Toscana, il loro stipendio di un mese devoluto alle Misericordie per attrezzare alcune ambulanze

I vescovi delle diocesi toscane, di fronte all’emergenza sanitaria che sta colpendo anche il territorio regionale, hanno deciso di compiere un “gesto di partecipazione e di solidarietà” devolvendo un contributo che servirà ad attrezzare alcune ambulanze con i dispositivi e le strumentazioni necessari per intervenire sui pazienti affetti da Coronavirus. Ne dà notizia oggi la Conferenza episcopale toscana in una nota nella quale viene spiegato che “il finanziamento verrà devoluto alla Confederazione delle Misericordie della Toscana, per sostenere il servizio che le Misericordie svolgono a favore di tutti i cittadini nell’ambito del sistema sanitario regionale”. “Il fondo – prosegue la nota – sarà costituito con uno stipendio mensile che ciascun vescovo devolverà per questa finalità e sarà poi integrato con un finanziamento della Conferenza episcopale toscana”. “Questo gesto si aggiunge alle attività delle Caritas delle diverse diocesi, che già stanno facendo tanto in questo periodo per aiutare le persone più bisognose, e alle tante iniziative promosse localmente da parrocchie e associazioni cattoliche”.
Riunitisi in videoconferenza lunedì 23 marzo, i vescovi hanno sottolineato come “questa emergenza costringa tutti noi a guardare alle cose essenziali e a ripensare al senso stesso della nostra esistenza, in un momento in cui la nostra vita è stravolta e niente può essere dato per scontato”. “Il diffondersi del virus – osservano – rivela anche l’interdipendenza del genere umano e la fragilità di ognuno: siamo tutti vulnerabili, nessuno escluso, e questo deve renderci più uniti, spingendoci a vivere questo legame come responsabilità reciproca e impegno di solidarietà”.
Ringraziando i fedeli per la bella partecipazione al Rosario che è stato recitato in tutta Italia il 19 marzo, i vescovi della Toscana invitano, oltre a unirsi alle celebrazioni e preghiere guidate da ciascuno nella propria diocesi, a condividere con il Papa il Padre Nostro alle 12 del 25 marzo e la preghiera che il Santo Padre guiderà da piazza San Pietro il 27 marzo.

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